Usa l’ironia, Francantonio Genovese, per commentare l’ufficializzazione del patto di ferro Berlusconi-Lombardo, con la candidatura di quest’ultimo alla presidenza della Regione. «Berlusconi – afferma il segretario regionale del Pd – ha festeggiato l’accordo con Lombardo uccidendo il vitello più grasso! Povero Miccichè, gli è toccato di subire l’ennesima mortificazione». Genovese rincara la dose: «Una cosa è certa: la candidatura a presidente del post-democristiano Lombardo dimostra inconfutabilmente che, dopo quattordici anni, Forza Italia non è ancora riuscita a proporre nemmeno una persona degna di guidare il governo della Sicilia». Dunque torna sul presidente dell’Ars: «La rivoluzione annunciata da Miccichè è finita in farsa. Per Berlusconi la Sicilia continua a rimanere solo un serbatoio elettorale, peccato per lui che si stia svuotando ogni giorno di più».
Dal pepe tipico da campagna elettorale, Genovese passa al miele nel rispondere alla lettera di Salvatore Cardinale, ex segretario della Margherita e tra i fondatori del Pd in Sicilia, il quale giorni fa aveva scritto che non intendeva candidarsi alle politiche. «A nessuno può sfuggire – scrive a sua volta Genovese rivolto direttamente a Cardinale – il fatto che senza il tuo paziente e proficuo lavoro, oggi, il Partito Democratico in questa regione non avrebbe tutta la forza e l’autorevolezza che è riuscito ad ottenere. Pertanto il mio ringraziamento non è limitato al tuo nobile gesto di favorire il rinnovamento generazionale senza invocare deroghe, ma si fonda su ragioni ben più profonde. Costruire un partito e farlo diventare il punto di riferimento presente e futuro di uomini e donne provenienti da una diversa esperienza politica o culturale è impresa che poteva riuscire solo a persone che, come te, possono vantare grande esperienza, ma anche notevoli capacità. Averlo fatto non per un tornaconto elettorale, ma per garantire un futuro a quegli ideali e a quei valori per i quali hai speso fino ad oggi la tua vita politica, deve essere motivo di gratitudine nei tuoi confronti di tutti i democratici siciliani».