Giardini Naxos. Mancata concessione documentazione: la minoranza invia esposto alla Procura

L’annuncio è arrivato nelle scorse ore, ma era stato premeditato già alcune settimane addietro. E alla fine, dopo la mancata concessione delle documentazioni a corredo delle proposte di deliberazione, relative al riconoscimento di tre debiti fuori bilancio, il capogruppo di minoranza di Giardini Naxos, Alessandro Costantino, assieme a tutti e quattro i suoi colleghi, ha deciso, dopo l’autosospensione dal ruolo di consigliere comunale, di inviare un esposto alla Procura della Repubblica di Messina, in merito al mancato rilascio di numerosi documenti da loro richiesti e mai ricevuti. Un ultimo atto di una vicenda che si trascina ormai dal Consiglio comunale del 29 dicembre scorso, nel corso del quale lo stesso Costantino aveva lamentato l’assenza della documentazione richiesta. Una scelta sofferta ma che – stando a quanto dichiarato da lui stesso – “risulta necessaria per garantire il riconoscimento del ruolo di controllo dei membri del Civico consesso, in modo da assicurare un adeguato bilanciamento tra esigenze di governabilità e di tutela delle prerogative dell’Assemblea”. Il massimo rappresentante di “Giardini Naxos Bene Comune” ha fatto sapere, inoltre, che “il silenzio degli uffici, unitamente a quello dell’Amministrazione comunale, mi ha indotto, assieme ai consiglieri Antonella Arcidiacono, Angelo Cundari, Mario Sapia , Valentina Sofia e Alessandro Costantino, ad abbandonare l’aula in occasione dell’ultima seduta di Civico consesso, in segno di protesta”. Un segnale che però non ha sortito ancora alcun risultato, visto che Palazzo dei Naxioti, ad eccezione del solo presidente del Consiglio, Danilo Bevacqua, non è intervenuto sulla vicenda. “Addirittura l’assessore alla Trasparenza, Carmelo Giardina – ha ancora spiegato Costantino – dichiarava di non conoscerla, nonostante le continue e pressanti richieste avanzate nel corso di tutte le Assemblee svoltesi nel 2016”. Per questo motivo l’opposizione ha anche dichiarato che “attende fiduciosa l’esito del lavoro della Magistratura e auspica anche l’intervento del Prefetto di Messina, doverosamente informato sull’accaduto”.

Enrico Scandurra