Giardini. Persi 207 mila euro per riqualificare energeticamente gli edifici pubblici, e la minoranza attacca

Un finanziamento di ben 207 mila euro, per realizzare progetti di efficientamento e produzione di energia da fonti rinnovabili a servizio di edifici pubblici, perso e una minoranza che chiede di affidare determinati incarichi a soggetti di comprovata esperienza professionale. Il gruppo d’opposizione in Consiglio comunale “Giardini Naxos Bene Comune”, tramite il suo massimo rappresentante Alessandro Costantino, ha presentato stamattina a Palazzo dei Naxioti un documento all’interno del quale ha tenuto a precisare che “l’Amministrazione comunale del sindaco Nello Lo Turco è riuscita a perdere, appunto, per il secondo anno consecutivo il finanziamento relativo all’Avviso pubblico per la sostenibilità e l’efficienza energetica CSE 2015, con il quale il Ministero per lo Sviluppo economico aveva messo a disposizione dei Comuni oltre 50 milioni di euro”. Fondi che potevano servire per trasformare gli edifici pubblici esistenti in strutture all’avanguardia ma che – secondo lo stesso capogruppo – sono stati appunto persi per l’ennesima volta. “L’aspetto comico della vicenda – ha scritto in una nota Costantino – sta nel fatto che nessuno si accorge dell’esclusione e l’Amministrazione naxiota continua ad operare come se il proprio progetto fosse stato finanziato. Il 16 luglio dello scorso anno noi della minoranza presentammo, tra l’altro, un’interrogazione per chiedere alla Giunta se avesse intenzione di avvalersi dei Fondi POI Energia 2015 per migliorare l’efficienza energetica degli edifici comunali”. E, a quasi tre mesi di distanza dalla presentazione dell’interrogazione e oltre due mesi dopo essere stati esclusi dal finanziamento, il vicesindaco Carmelo Giardina aveva risposto, dicendo che era stata “attivata la procedura per l’acquisizione di un impianto fotovoltaico connesso in rete dell’edificio Palazzo comunale” e nel contempo, teneva a precisare che “la prima pubblicazione del bando era avvenuta nel maggio 2014” e di come “nessuno avesse pensato (da oltre un anno) di attivare la procedura”. Una situazione che ha portato appunto alla perdita dei fondi tramite i quali si poteva imprimere una svolta importante e rendere all’avanguardia gli edifici pubblici.

Enrico Scandurra