La lunga guerra dell’Ato3 la vince Barresi. Ma quando è troppo tardi

Una “guerra- politica iniziata esattamente cinque mesi fa. Era il 27 febbraio quando l’allora commissario straordinario del Comune di Messina Gaspare Sinatra procedeva alla nomina dei nuovi assetti dirigenziali dell’Ato3, “defenestrando- Giuseppe Barresi (nella foto) dalla presidenza e sostituendolo con Enrico Spicuzza. Da lì sono iniziate le schermaglie a suon di carte bollate, delibere, assemblee “disertate-, porte chiuse in faccia, ricorsi al Tar e modifiche delle carte in tavola.

Sembrava che la parola fine fosse toccata a Sinatra, che aveva piantato la bandierina sul suolo nemico quando Barresi, invece, di bandiera ha alzato quella bianca, dimettendosi il 26 marzo insieme all’altro consigliere d’amministrazione di nomina comunale. Tutto questo dopo che il Tar aveva inizialmente “stoppato- i provvedimenti del commissario il quale aveva provveduto subito modificando i criteri di nomina. Con le dimissioni di Barresi e l’insediamento di Spicuzza è iniziata però la fase due, o “guerra fredda-, che è giunta all’epilogo nei giorni scorsi.

Il Tar di Catania, infatti, ha accolto il ricorso di Barresi disponendo la sospensione del provvedimento con cui erano stati nominati Spicuzza e il consigliere Claudio Como. Ieri la determina di Giuseppe Buzzanca, un atto formale, che rimette in sella Barresi. Una vittoria “morale-, per quest’ultimo, che però rischia di rivelarsi tardiva.

Martedì scorso, infatti, lo stesso Buzzanca ha disposto «entro le ore 12 di venerdì 1 agosto la presentazione delle candidature per la nomina di due componenti, tra cui il presidente, nel Consiglio di amministrazione dell’Ato Me 3 Spa». Nuovi assetti in arrivo, dunque. La guerra è finita, l’impressione è che non ci siano veri vincitori.