Messina e Ansaldo invocano celerità per l’ampliamento del cimitero di Larderia

I consiglieri comunali dell’Udc Vincenzo Messina e Giuseppe Ansaldo, chiedono attraverso un’interrogazione al sindaco che si accellerino i tempi per l’ampliamento del cimitero di Larderia, in quanto oggi la carenza di spazi in quasi tutti i cimiteri rurali è diventato un disagio sociale, in particolare per i cittadini residenti a sud della città che non riescono a dare una degna sepoltura ai propri cari.

La questione dell’ampliamento del cimitero di Larderia affonda le sue radici nel lontano 16 giugno del 1990, quando l’allora sindaco Mario Bonsignore incaricava i tecnici Ciccolo e Restuccia di redigere un progetto dettando i tempi dell’elaborato in quattro mesi. -Appena- quattordici anni dopo però (2004), l’Ufficio del Genio Civile di Messina convoca una -Conferenza speciale di servizio per l’approvazione in linea tecnica del progetto-, ancora oggi arenata per difficoltà progettuali.

Stando alle notizie attuali, i costi complessivi per l’opera di allargamento dello spazio sono quantificati in 18 milioni di euro. Questo perché si ritiene che debba essere realizzato il secondo polo cimiteriale della città. Scelta opinabile per i due esponenti centristi, che sperano che venga posto un punto a questa incresciosa telenovela: -E’ incomprensibile ai più, come siano trascorsi diciotta anni senza portare alla luce un progetto esecutivo dell’opera-. E in tal senso Messina e Ansaldo interrogano Buzzanca chiedendo se il sindaco non ritiene necessario, dopo le ulteriori verifiche negli Uffici preposti, avviare la revoca dell’incarico in autotutela o in alternativa, visto le numerose problematiche tecniche riscontrate negli anni, riportare il progetto ad un semplice ampliamento, come da disciplinare di incarico progettuale originale.