Messina e il Cga: in attesa dell’ennesima sentenza

Quasi due mesi dopo il “colpo di spugna- del Cga che cancellò l’amministrazione Genovese, Messina si ritrova ancora una volta nella poco comoda posizione di attendere che a Palermo si decida sul futuro della città.

Oggi è previsto il pronunciamento della Corte di giustizia amministrativa sul ricorso presentato da due consiglieri circoscrizionali, Antonino Sciutteri e Giuseppe Picciotto, nei confronti di quella famosa sentenza, rappresentati dagli avvocati Marcello Scurria e Arturo Merlo. In sostanza i due consiglieri contestano il fatto che né il Tar prima né il Cga dopo hanno ritenuto opportuno considerare i consigli circoscrizionali parti interessate, nonostante il fatto che se a maggio si andrà a votare, lo si farà anche per loro, che così non potrebbero espletare un mandato elettorale legittimo e democraticamente riconosciuto.

Già quando Sciutteri e Picciotto manifestarono l’intenzione di ricorrere al Cga, il sindaco decaduto Francantonio Genovese ci tenne a precisare che quella era un’azione singola e non rappresentava la volontà dell’intero centrosinistra né tanto meno del Partito democratico. Nei giorni scorsi Genovese ha ribadito che anche se il Cga dovesse decidere per il reintegro della sua amministrazione, l’intenzione generale sarebbe di tornare comunque alle urne per evitare di far pendere sulla città l’ennesima spada di Damocle. Sarà così? Lo sapremo presto, perché in un verso o nell’altro, questa storia oggi vedrà scritta una nuova, importante pagina.