«Messina deve riemergere dalla macerie con unità e compattezza». Il punto di vista del consigliere Saglimbeni

Un’analisi a 360° quella di Paolo Saglimbeni(Pd) che nel giorno della seduta aperta del consiglio comunale sul centenario del 28 dicembre, analizza come, a suo avviso, Messina potrebbe e dovrebbe ripartire per risollevarsi completamente dalle macerie del 1908.

Innanzitutto cercando di opporre “a logiche di clientelismo, assistenzialismo e burocrazie paralizzante- nell’organizzazione dei vari settori, criteri di economicità. Farsì che l’impresa privata acquisisca centralità nella Pubblica amministrazione utilizzando tutte le logiche possibili di collaborazione tra pubblico e privato. Per il consigliere, Messina non deve partire da zero:“La conferenza economica cittadina, per quanto abbia finito con l’ostacolare l’avvio di un piano strategico generalista, non è stata una inutile perdita di

tempo; anzi ha avallato la bontà dell’impianto della passata programmazione che va pertanto riconfermata e sistematizzata appunto in un piano strategico-.

Ripartire dal turismo con la creazione di un sistema turistico integrato e dell’area dello Stretto che renda Messina il cuore degli scambi del Mediterraneo, con “l’attivazione di settori economici di valenza globale quali la cantieristica, l’energia alternativa e la nautica da diporto. Gli sprechi – afferma Saglimbeni – vanno eliminati ovunque, soprattutto negli enti collegati (accelerare la nomina dei nuovi amministratori) che devono ridurre i costi di gestione-.

Un riferimento il consigliere non manca di farlo a quella che definisce la “questione casa- che, sostiene, va affrontata istituzionalizzando il ruolo e la centralità dei privati per colmare il deficit di risorse, ma anche di capacità progettuale e operativa sia del comune che dell’Iacp sia in tema di risanamento che di emergenza abitativa. E poi ancora,l’emergenza viabilità va organizzato proprio sulla base di quel piano di mobilità urbana, “va rilanciata l’ATM con un intervento radicale e deciso: senza il rafforzamento del trasporto pubblico locale che consenta di lasciare a casa la macchina, ogni sforzo sarà destinato a fallire. In tema di RSU – conclude infine Saglimbeni – priorità assume la localizzazione di una discarica nel territorio comunale, l’uso ottimale dell’inceneritore, l’incremento della raccolta differenziata, l’avvio di tutte le strutture previste (isole ecologiche e quant’altro) e la costruzione di un termovalorizzatore-.