Messinambiente, trovata la soluzione, rientra la protesta.

Si è chiusa con uno spiraglio di luce questa lunga mattinata per i lavoratori di Messinambiente, iniziata all’alba con l’autoconvocazione di un’assemblea permanente, e proseguita poi con un sit-in di protesta a Palazzo Zanca. Lo spauracchio di una nuova emergenza rifiuti ha così bussato direttamente alla porta del commissario Gaspare Sinatra, il quale al termine di un summit con l’amministratore delegato dell’Ato3 Salvatore Lamacchia, il presidente di Messinambiente Antonino Dalmazio, alcuni sindacalisti e dirigenti del Comune, ha garantito il versamento di un’ulteriore somma di 1,6 milioni di euro, che attraverso l’Ato3, serviranno a pagare le tredicesime ai lavoratori di Messinambiente. Ancora una volta, messo alle strette, il commissario è riuscito a reperire quei fondi che fino alla sera prima sosteneva non si potessero trovare.

Naturalmente queste rassicurazioni hanno fatto rientrare la protesta iniziata stamani, ma lo stato d’agitazione permane. «I nostri problemi sono iniziati con l’arrivo del commissario» affermano alcuni operai riuniti a Palazzo Zanca. «La città ci deve aiutare, non si faccia sentire solo per chiamarci quando la spazzatura arriva fin sotto le finestre».

La Cgil, preso atto della soluzione avviata oggi, chiede garanzie per il futuro immediato e a lunga scadenza di Messinambiente. Non si sa, infatti, come si riuscirà a pagare lo stipendio di dicembre, ma la cosa che preoccupa maggiormente è la situazione che si sta delineando per il 2008: la decurtazione del 15 per cento dei contributi comunali alle partecipate porterà nelle casse dell’Ato3 9 milioni di euro in meno rispetto al 2007, il che significa meno servizi e grossi rischi per i livelli occupazionali. Problema solo rinviato?