Partecipate, Sinatra tira la cinghia

La Corte dei conti era stata chiara: il Comune non è in stato di dissesto finanziario, ma bisogna tirare la cinghia con le partecipate. E Gaspare Sinatra, da diligente funzionario qual è, ha rispettato le consegne. Così oggi ha stabilito che, per la realizzazione del piano dei servizi per l’anno 2008, le società municipalizzate potranno usufruire del 15 per cento in meno delle risorse loro destinate rispetto al 2007. Considerando che già così come sono le partecipate non navigano certo nell’oro, non si prevedono proprio rose e fiori. Nel dettaglio, i trasferimenti del Comune non potranno superare l’importo di 33,5 milioni per l’Ato3, di 10,8 milioni per l’Atm (che l’anno scorso ne aveva chiesti 16 per poi vedersene riconosciuti “appena- 13), di 12,8 milioni per l’Istituzione dei Servizi sociali. Questo taglio piuttosto consistente sarà una ragione in più per provvedere a risolvere, una volta per tutte, il rapporto tra Messinambiente e Ato3, visto che la prima comporta per la società amministrata da Lamacchia costi esorbitanti. Così come si rende ancor più necessario, qualora ci fosse bisogno di un ulteriore nuovo elemento, il passaggio a Spa dell’Atm.

(foto Dino Sturiale)