Il Pdci torna ad interrogarsi sul caso delle “mini-convocazioni- negli istituti scolastici della provincia

A pochi giorni di distanza dalla fine dell’anno, il Pdci torna ad interrogarsi sui casi di “nomine sospette- negli istituti materni ed elementare di Messina e provincia. Così come denunciato in questi ultimi mesi del 2008, infatti, il partito sostiene che, ancora una volta, la chiamata di alcuni docenti per ricoprire incarichi a tempo determinato, sia giunta a “scoppio ritardato-. Le “mini-convocazioni- così come il Pdci le ha definite, sono seguite alla prima e generale convocazione di tutti i docenti “a danno di quegli insegnanti che, pur precedendo in graduatoria, erano stati costretti ad accettare sedi più disagiate o semplici spezzoni, con notevole danno economico-.

Secondo il segretario provinciale Antonio Bertuccelli, i fatti risalgono allo scorso 15 dicembre quando, «a ben tre mesi dall’inizio delle lezioni, l’Ufficio scolastico provinciale ha provveduto all’assegnazione, per il tramite della Scuola polo, di ulteriori 2 posti nella scuola materna e 2 posti nella scuola elementare (insegnamento comune), tutti in sedi ambite, tra Messina e Barcellona Pozzo di Gotto. Risulta allo stato – afferma il Pdci – che, per quanto riguarda la scuola elementare, che è, com’è noto, la maggiore vittima sacrificale dell’attuale politica scolastica governativa, su un totale di 19 posti comuni assegnati con incarico a tempo determinato per il corrente anno scolastico nella provincia di Messina, ben 10 (tutti a orario completo) sono saltati fuori nelle -miniconvocazioni-».

Il Pdci lancia dunque un nuovo appello alla magistratura affinché gli organi competenti possano far luce su un sistema che, sostengono i componenti del partito, finisce solo con l’aggravare ulteriormente la già difficile situazione del sistema scolastico cittadino.