Il Piano di allertamento si affida ai telefonini, ma a Briga superiore non c’è copertura

Un sistema di allarme sonoro “di ultima generazione”: così è stato presentato ieri l’apparato di sirene che rappresenta il cuore del Piano di allertamento predisposto dalla Protezione civile regionale e di fatto già attivo nei centri abitati colpiti dall’alluvione. Si tratta, nella fattispecie, di otto sirene, collocate a Giampilieri superiore, Altolia, Molino, Scaletta, Itala, Pezzolo, Briga superiore e Ponte Schiavo, le cui diverse tipologie di suono indicheranno diverse situazioni: il suono intermittente segnalerà l’inizio della fase di preallarme, quello bitonale la fase di allarme mentre il suono continuo darà contezza del cessato allarme. L’innovazione sta nel fatto che le sirene sono attivabili attraverso comandi impartiti tramite un sistema Gsm che consentirà di azionarli con un telefonino, con messaggi di allarme reimpostati a trasmissione via Sms.

Il problema è che, come segnalato in una nota al sindaco dal consigliere comunale di Forza Azzurri (Pdl) Giuseppe Chiarella, a Briga superiore, dove è stata installata una delle otto sirene, non c’è copertura di telefonia mobile, mancando una stazione radio base, dunque la sirena stessa non potrà essere attivata a distanza. Chiarella un suggerimento in questo senso lo dà: «Nelle more della definitiva risoluzione della problematica – scrive nella nota – si auspica in via provvisoria, un immediato intervento d’installazione di stazioni radio base carrabili, ad opera dei gestori di telefonia mobile. Già in passato, durante l’ emergenza causata dalla colata lavica dell’Etna, fenomeno che aveva distrutto i cavi telefonici, tale soluzione era risultata essere valida e tempestiva».