«Quante perplessità sul Tirone», Tamà e Burrascano chiedono che torni ad occuparsene il Consiglio

La questione Tirone deve tornare in consiglio comunale. A chiederlo due consiglieri, Sebastiano Tamà dell’Mpa e Angelo Burrascano del Pdl, quasi ad accogliere l’appello lanciato dal collega del “palazzo accanto” Roberto Cerreti, capogruppo dell’Mpa alla Provincia. I due consiglieri si muovono dopo aver ricevuto varie segnalazioni, «tutte manifestanti le stesse preoccupazioni, ovvero che l’importante opera di riqualificazione del Tirone, affidata al progetto Stu, possa determinare rischi per l’incolumità dei cittadini. Preoccupazioni già sollevate nei diversi atti prodotti sia a livello istituzionale che sindacale».

Tamà e Burrascano fanno riferimento anche al rischio R4 con cui è classificata nel Pai regionale una zona limitrofa all’area del Tirone, anche se i progettisti hanno sempre escluso interferenze con quanto intende realizzare la Stu. «Non si può certo nascondere – aggiungono – che parte della sovrastante collina di Montepiselli presenta da tempo seri problemi di smottamenti, tant’è che alcuni edifici sono stati oggetto di puntellamento strutturale». Tutti elementi che contribuiscono a ad accrescere le perplessità, «sia sull’impatto ambientale che nel comprendere se effettivamente esista o sia stato mai predisposto uno specifico studio comprovante le vulnerabilità sismiche della zona con le dovute microzonizzazioni dell’area interessata e quindi i rischi a cui l’edificazione di moderni santuari edilizi nell’attuale ipotesi progettuale esporrebbe i cittadini messinesi».

Da qui la decisione di presentare, nella prossima conferenza dei capigruppo, un documento pregiudiziale sul’argomento, «dove chiedere ai diversi esponenti partitici di condividere un percorso consiliare che possa finalmente chiarire gli aspetti di criticità emersi sia nei diversi documenti prodotti dal IV quartiere, che so è unanimemente espresso contro il progetto, sia delle posizioni delle associazioni territoriali, del comitato Tirone, del sindacato e dei rappresentanti istituzionali provinciali, oltre che dei cittadini abitanti nell’antico quartiere del Tirone».

S.C.