Raddoppio ferroviario Messina – Catania, i sindacati chiedono risposte a Lombardo

Il Ponte? Nulla in contrario, ma prima pensiamo a tutto il resto. E’ un po’ il leit-motiv di molti dibattiti elettorali, ma è anche la posizione che i sindacati assumono e che nei prossimi giorni comunicheranno ufficialmente al presidente della Regione Raffaele Lombardo. Cgil, Cisl e Uil, in particolare, riunitesi oggi in conferenza stampa, accendono i riflettori sul raddoppio della tratta ferroviaria tra Giampilieri e Fiumefreddo, inserito tra le priorità delle infrastrutture siciliane nella Finanziaria 2008. «Basta la volontà politica per realizzarlo» dicono all’unisono Giovanni Mastroeni (Fillea Cgil), Santino Barbera (Filca Cisl) e Giuseppe De Vardo (Feneal Uil). Una volontà politica che si dovrà tradurre in una conferenza dei servizi per poi dare il là alla gara d’appalto.

Nel maggio 2005 il Cipe ha approvato il finanziamento dell’opera, con il progetto esecutivo che è stato realizzato dieci mesi fa, tenendo conto di tutti i rilievi fatti dai Comuni. «Lombardo ci deve spiegare – afferma Mastroeni – perché non si procede con la conferenza dei servizi, dando via libera ad una gara d’appalto che in diciotto mesi darebbe duemila posti di lavoro. Faremo una richiesta ufficiale con una lettera al presidente della Regione, perché con il progetto esecutivo pronto e con l’inserimento di esso tra le priorità del piano pluriennale 2008-2013 di Rfi, a questo punto è solo una questione di volontà politica».

«La politica – aggiunge Barbera – deve iniziare a fare programmazione, investire e diminuire i tempi». Sulla stessa scia De Vardo: «Dal 1989 Messina viene ogni giorno penalizzata, defraudata. Non possiamo continuare a perdere posti di lavoro, come sta avvenendo per gli svincoli. Tutti imbrogliano – conclude – approfittando della campagna elettorale».