-Nel ricordo di Dalla Chiesa, fatti e non parole contro la mafia dalla politica-

-Il modo giusto da parte della classe politica siciliana per ricordare lo straordinario impegno per la legalità nella nostra Regione e nel nostro Paese del generale Dalla Chiesa è quello di evitare inutili dichiarazioni roboanti ed assumere subito atti concreti: a dichiararlo è l’on. Maurizio Ballistreri, capogruppo di Uniti per la Sicilia all’ARS.Per il deputato dello Sdi -non servono invettive, magari legate alla congiuntura politica, né una visione salvifica dell’esercito, mentre non va dimenticato, quando si parla di imprenditori, e del loro associazionismo,che essi sono vittime della mafia. La classe politica siciliana ha il dovere di reperire immediatamente risorse a sostegno delle aziende che rifiutano il racket, individuandole dai tagli ai costi della politica, in primo luogo gli enti inutili. Sono queste – conclude Ballistreri – le riposte che la società civile si attende dalle istituzioni, proprio perché la lotta per la legalità, contro la mafia e per la sicurezza dei cittadini riguarda in primo luogo la classe politica-.