Rifiuti: il vertice in Prefettura

E’ durato tre ore il vertice riunito dal prefetto Francesco Alecci sul caso rifiuti, scoppiato in questi giorni in occasione dello sciopero dei dipendenti di Messinambiente. Sciopero rientrato già nella tarda serata di ieri, quando è ripresa la raccolta dei rifiuti mettendo fine ad una situazione di grave disagio per tutta la città.

Alla presenza del commissario al Comune Gaspare Sinatra, dei sindacati, dei rappresentanti di Ato3 e di Messinambiente, si è fatto il punto della situazione, sviscerando tutti i problemi. E’ stato chiarito che non c’è nessuno “doppione- e che la legge, in Sicilia, prevede che gli Ato programmino e diano in appalto ad altre società il servizio di raccolta dei rifiuti. La stessa Ato3, ieri sera, aveva precisato che «l’attuale gestione del sistema dei rifiuti è quello previsto dalla legge e le due società svolgono compiti diversi e non sovrapposti. Le opinioni sull’esistenza o meno delle due società sono legittime e appartengono al dibattito politico, ma nulla hanno a che vedere con la situazione che si è determinata in questi giorni, che va ricondotta essenzialmente alle difficoltà di natura finanziaria che sta attraversando il Comune di Messina». Concetto ribadito oggi, così come è stato chiarito che il nodo fondamentale della vicenda riguarda il credito di 7,8 milioni di euro che l’Ato3 vanta nei confronti di Palazzo Zanca. E’ stata focalizzata l’attenzione, in particolare, sui 2,8 milioni di euro che l’amministrazione Genovese, quando era ancora in carica, tolse dal piano finanziario dell’Ato3 sottraendo fondi la cui destinazione era proprio Messinambiente. Il commissario Sinatra s’è riservato di valutare l’atto, per vedere di ripristinare queste somme, che erano previste da un piano industriale peraltro approvato dalla stessa amministrazione, tanto che l’Ato3 si riserva, in mancanza di novità, di impugnare quella delibera. In ogni caso su questo argomento ci sarà un nuovo incontro la settimana prossima.

Oggi si è affrontata la questione rifiuti a 360 gradi. Il prefetto Alecci, infatti, ha annunciato di voler chiedere un intervento del vice-commissario delegato per l’emergenza rifiuti ed acque reflue in Sicilia, Felice Crosta, e ha lasciato intendere che sarà il tavolo istituzionale “Città di Messina-, una volta istituito, a dare una svolta positiva al credito da 7,8 milioni. Se da un lato, infatti, Alecci stesso ha sollecitato il commissario Sinatra ad intervenire, in particolare nel settore della riscossione degli oneri di urbanizzazione, dall’altro ha detto che, in presenza di un’opinione condivisa da tutte le parti, potrà essere il tavolo istituzionale stesso a chiedere al Governo nazionale l’anticipo del versamenti previsti dall’Erario nei confronti degli enti locali. Somme che consentirebbero di coprire il “buco- e contribuirebbero forse in maniera decisiva risolvere una questione che, altrimenti, sarebbe destinata a ripresentarsi periodicamente e che invece, come ribadito dal segretario provinciale della Fp Cgil Lillo Oceano, «va risolta complessivamente e definitivamente».

(nella foto, ammasso di rifiuti in via Cesare Battisti)