Taormina, Corona: «Sbagliato chiudere l’Emodinamica del San Vincenzo»

«Un bacino di utenza di duecentomila persone, a cavallo fra le provincie di Messina e di Catania, che nella stagione turistica supera abbondantemente il milione di unità, sono un ottimo motivo per non chiudere la sezione di Emodinamica dell’ospedale San Vincenzo di Taormina.» Lo dice il deputato del PdL, Roberto Corona (nella foto), nell’interrogazione depositata il 6 agosto, scaturita dalla ventilata, drastica, riduzione dell’importante servizio, per limitarlo alla sola Pediatria.

«Una decisione inspiegabile – continua Corona -, visto anche il grado di funzionalità di questo servizio, unico in tutta la valle dell’Alcantara, e contati i 4.500 casi di infarto felicemente curati grazie al pronto intervento operato al San Vincenzo negli ultimi cinque anni.»

«Non si possono fare piani – conclude il deputato – che prevedano tagli dettati solo dalla allocazione periferica di strutture, le quali, comunque, rimangono un punto essenziale di riferimento per ampi bacini di utenza. Costringere al trasporto degli infartuati nei non vicini ospedali di Catania o di Messina significa metterne a serio repentaglio la loro stessa sopravvivenza.»

Per questo, Corona ha chiesto all’assessore alla Sanità, Massimo Russo e al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, interventi per scongiurare la chiusura della sezione, oggi compresa nella divisione di Cardiologia del S.Vincenzo.