Tutte le spine della Cisl Poste

Il presidente delle Poste Italiane Vittorio Mincato (nella foto) è in visita a Messina? «Risparmiate le spese di viaggio, di rappresentanza e di tutto il resto». Questo il consiglio che la Cisl Poste e il suo segretario provinciale, Gisella Schillaci, danno al presidente e a chi lo accompagna.

In occasione dell’arrivo di Mincato a Messina, infatti, si è tenuto stamani, al Palazzo delle Poste di Pistunina, un sit-in di protesta organizzato dal sindacato per denunciare «il disastro che si sta realizzando a Messina e in tutta la provincia». Singolare l’accoglienza riservata al presidente delle Poste: alla presenza di Maurizio Bernava, segretario provinciale della Cisl, e della stessa Gisella Schillaci, i lavoratori delle Poste hanno consegnato una rosa al presidente Mincato, simbolo delle “spine- che rimangono tutte ai lavoratori.

La Cisl e i lavoratori hanno manifestato, nel corso dell’incontro, tutti gli aspetti di una situazione grave. Si è parlato del recapito, portato allo sfascio con la riduzione del 10% delle zone di recapito: «disservizi, lettere lumaca, cataste di corrispondenza in attesa di recapito». Poi la Schillaci si è concentrata sugli uffici postali: «Quelli che dovrebbero essere il fiore all’occhiello dell’azienda, la fonte primaria dei ricavi, sono diventati in quest’estate delle fornaci, piene di clienti e vuote di sportellisti». C’è anche il problema rapinatori, sul quale l’azienda non è assolutamente intervenuta. «Nessuna protezione per le risorse umane – denuncia la Schillaci – nessun rispetto per la dignità dei lavoratori».

La Cisl Poste ha chiesto «un serio e realistico piano di rilancio dell’azienda nel territorio messinese, un piano che preveda l’aumento delle risorse, strutture realmente valide, intelligenze: non vi è altra via d’uscita per risollevare insieme le sorti dei lavoratori e dell’azienda». Ci sarà un cambiamento? Come si dice in questi casi, se son rose…