Unicredit, scelta la via “diplomatica-. Ogni decisione rinviata al 22 gennaio

Doveva essere il giorno della resa dei conti, e invece s’è scelta la linea “morbida-. Almeno per il momento, infatti, lo scontro totale tra i vertici di Unicredit e i consiglieri del Banco di Sicilia viene messo in stand-by, alla luce dell’incontro dai toni molto amichevoli tenutosi in mattinata tra l’amministratore delegato del gruppo bancario Alessandro Profumo e il presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro.

L’incidente diplomatico di una settimana fa, che aveva creato la paradossale concomitanza di due direttori generali, Giuseppe Lopes nominato dagli uomini del presidente del Banco Salvatore Mancuso, e il piemontese Roberto Bertola, marchiato Profumo. Fermo restando che la nomina di Lopes non viene ritenuta valida dai vertici di Unicredit, e che allo stesso tempo la defenestrazione di Mancuso è solo questione di tempo, il Comitato nomine, riunitosi in serata, ha evitato soluzioni drastiche, non avviando l’azione di responsabilità (inizialmente prevista) contro i consiglieri “ribelli- e non chiedendo al Cda del Banco la convocazione dell’assemblea per il rinnovo dei componenti. Tutto è sostanzialmente rinviato al consiglio della capogruppo, previsto per il 22 gennaio. C’è una settimana di tempo, dunque, per tentare la via diplomatica, dopodiché si darà inevitabilmente “fuoco alle polveri-.