Via del Mare e Don Blasco: due progetti, un unico obiettivo

I due progetti sono nati a quasi dieci anni di distanza l’uno dall’altro, spesso sono stati accostati e quasi inglobati l’uno dell’altro, ma seguono iter diversi e camminano su percorsi, per quanto paralleli, ben distinti e separati. Sono la Via del Mare e la via Don Blasco, due idee, un unico obiettivo: creare una viabilità alternativa lato mare e restituire alla città una porzione di waterfront. L’amministrazione Buzzanca su questo fronte non vuole fare confusione e non intende rinunciare a nessuno dei due progetti: da un lato quello della via Don Blasco, redatto nel 1996 dall’ing. Antonio Rizzo e che riguarda l’ampliamento e il riammodernamento, appunto, della via Don Blasco, dalla zona Falcata a Gazzi (importo originario 13,5 milioni, -lievitato- fino a 24); dall’altro quello più ambizioso e oneroso della Via del Mare, una strada del tutto nuova che dovrebbe collegare San Raineri a Tremestieri, il cui progetto è stato redatto tra il 2003 e il 2005 sulla base di un protocollo d’intesa tra Autorità Portuale, Comune e Ferrovie dello Stato (che cederà parte delle proprie aree dismesse), con un costo delle opere che supera gli 80 milioni di euro.

VIA DON BLASCO

Il progetto, come detto, risale al 1996. La strada partirà dal cavalcavia in fondo a via Tommaso Cannizaro e arriverà fino al capolinea del Tram a Gazzi. Nel mezzo attraverserà la radice di via Santa Cecilia e il sottopasso delle Ferrovie, con relativi correttivi su pendenze e curvature, il torrente Zaera, che verrà coperto integralmente, e una nuova rotatoria prevista alla base del Viale Europa. Da qui raggiungerà Gazzi passando per via Maregrosso, dove si prevede l’intervento di riqualificazione più importante, e la via Industriale. La sua larghezza minima sarà di 10 metri, massima 20 metri. Relativamente al progetto, nei giorni scorsi il dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità del Comune ha trasmesso, ai fini della consultazione, un avviso al pubblico dell’avvio della procedura di valutazione dello studio di impatto ambientale. L’iter sembra ben avviato, dunque, e non incompatibile con quello più imponente della Via del Mare.

VIA DEL MARE

Lo studio di fattibilità per l’opera il cui costo è stimato in qualcosa di più di 80 milioni è stato presentato nel 2006 dall’allora presidente dell’Autorità portuale Enzo Garofalo. Si parla di una strada nuova, lunga circa 8 chilometri e larga 7 metri e mezzo, con quattro corsie, due marciapiedi, una pista ciclabile e una galleria ferroviaria lunga 2 chilometri, che dall’area di San Raineri arriva fino agli approdi di Tremestieri. Nel progetto sono previste rotatorie (via S. Cecilia, statale 141), aree di sosta, la galleria artificiale da 34 milioni di euro, e altre opere connesse. Nei giorni scorsi l’assessore Scoglio ha assicurato che l’iter è sul punto di decollare, il progetto della Via del Mare, infatti, farà parte del pacchetto che Messina metterà sul tavolo della ripartizione dei fondi Fas.

Opera correlata con queste due, ma che non rientra in nessuno dei due progetti, è la nuova stazione ferroviaria di Gazzi. Essa, infatti, fa parte del gruppo delle opere connesse al Ponte predisposte dall’ufficio Programmi complessi del Comune e che, prima o poi, il consiglio comunale si dovrebbe ricordare di deliberare, per poi proporle all’attenzione della società Stretto di Messina.