Zona nord, costante emergenza rifiuti

L’emergenza rifiuti che si è vissuta nei mesi scorsi in città sembra essere definitivamente alle spalle, ma in realtà ci sono delle zone che continuano a soffrire per un piano di raccolta che appare assolutamente squilibrato. Vive questa situazione ad esempio il quinto quartiere, nel quale risultano operative 5 unità dislocate tra San Licandro, Annunziata, Viale della Liberta (2) e Giostra. Una delle aree in constante crisi è quella di Tremonti, che oggi siamo andati a visitare a seguito di diverse segnalazioni di nostri lettori. Per diversi giorni della settimana vengono accatastati buste dell’immondizia, insieme ad altro genere di materiale, mobili e tanto altro ancora. Situazione che perdura e quando anche i cassonetti vengono svuotati, passano poi diversi giorni per completare la pulizia di un’area che diventa sempre più degradata.

Le immagini ritraggono via Seminario Estivo, ma dalla nostra rubrica la -pulce sul web-, abbiamo potuto appurare che sono diverse gli scorci umiliati da nord a sud. Un emergenza continua, che ha radici ben più lunghe del lavoro del singolo operatore. Una situazione che il presidente della quinta circoscrizione Alessandro Russo rivela di avere sottolineato diverse volte agli organi competenti. «Non si può più andare avanti con la logica dell’emergenza – spiega il rappresentate della municipalità. Così si pulisce, ma nell’arco di sette-dieci giorni lo scenario si ripresenta. Non si capisce chi è davvero il responsabile, l’Ato3 lamenta carenta di personale ed effettivamente nella nostra zona 5 operatori sono troppo pochi rispetto a quelli della zona sud. Comunque chiederemo che i vertici di Messinambiente vengano in consiglio e ci spiegano la logica del piano di lavoro, perché per quanto mi riguarda è davvero difficile da capire».

Verrà chiesto, come più volte fatto, l’impiego di maggiori unità e che vengano usati criteri di coerenza nella pianta organizzativa della raccolta. «Sono parecchi i cittadini che vengono a lamentarsi anche da noi – continua Russo- ma le risposte che possiamo dargli sono sempre le stesse. Ad esempio Giostra è un’area che subisce moltissimo, per non parlare della Panoramica. Ma non si può più ragionare passando a pulire solo su richiesta del quartiere».

Capitolo a parte riguarda la sostituzione dei cassonetti ormai ridotti in condizioni pietose, come sottolineato qualche settimana fa dal consigliere comunale Giorgio Muscolino. Stesso sollecito della quinta circoscrizione, rivolto congiuntamente a Messinambiente ed Ato3, perché paradosso, non si sa mai a chi rivolgersi: la risposta? -Non è possibile sostituirli perché si è in attesa di bandire una gara pubblica, salvo casi eccezionali-. E intanto la puzza la fa da padrona.

Raccolta differenziata, altro che Uno mattina. Qui ci sarebbe da cambiare canale…