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Politiche, c’è il ricorso del Partito Animalista, escluso in Sicilia ma ammesso in Calabria

MESSINA – Ammessi in Calabria ma esclusi in Sicilia alla Camera, sub judice al Senato. C’è il ricorso del Partito Animalista che si è ritrovato con la “Partito Animalista-Ucdl-10 Volte Meglio” esclusa in alcune regionali d’Italia, in altre no. Così il messinese Carlo Callegari (nella foto) è candidato all’uninominale in Calabria, per la Sicilia attende l’esito del ricorso.

Il movimento ha quindi annunciato il ricorso ed è pronto ad arrivare alla Corte Europea.

Il favor partecipationis

“La lista – spiega l’avvocato Cristiano Ceriello presidente del movimento, presenta due esenzioni: quella europea, perché il PAI è membro del Gruppo europeo Animal Politics EU che conta 3 eurodeputati, nonché soprattutto quella del Movimento 10 Volte Meglio, gruppo presente in componente nella Legislatura in scadenza e che, ancor di più, rende la lista esente dalle firme.”

Una regola che non è stata applicata uniformemente. Così, hanno detto sì alle liste l’Emilia Romagna e la Calabria, no le altre. “Lotteremo in tutte le sedi perché il diritto non venga calpestato ed il principio democratico, sancito anche dai trattati internazionali del “favor partecipationis”, venga applicato. “

“Parola ai cittadini”

“Per questo si è pronti – concludono dal Partito Animalista – anche ad azioni di disobbedienza e protesta civile, affinché la democrazia venga rispettata e la parola sulle liste animaliste sia data ai cittadini, non alla discordante interpretazione delle Corti.”