Messina, sgomberati gli immobili sequestrati alla criminalità

Malgrado siano scattati i sigilli, le confische siano diventate definitive e interi patrimoni siano passati definitivamente allo Stato, non è sempre facile restituire alla collettività i beni sequestrati alle mafie.

Succede anche a Messina dove ad esempio nel quartiere fortino di Mangialupi, il rione che è la principale piazza del traffico di droga pesante della provincia, la magistratura ha messo sotto chiave ingenti immobili, alcuni di pregio malgrado si trovino in mezzo ad altre, fatiscenti. I precedenti proprietari, però, non ne hanno voluto sapere di andarsene.

Ci ha pensato perciò la Polizia, che ha dato corso agli sgomberi firmati dal Questore Giuseppe Cucchiara, e portati a termine tra la fine dello scorso anno e il 16 marzo scorso, quando è stato liberato appunto l'immobile del quartiere alle spalle del carcere di Gazzi.

A novembre scorso erano statui effettuati due analoghi interventi per sgomberare un appartamento sito in via Don Orione e un altro in via Carbonaro, a Tremestieri.

Tutti e tre gli sgomberi sono stati decisi in sede di riunione tecnica di coordinamento interforze tenutasi in Prefettura e si sono conclusi nel rispetto della sicurezza e dell’ordine pubblico.

Per ciascun immobile è stata disposta la consegna all’amministrazione comunale messinese e il trasferimento al patrimonio indisponibile dello stesso Comune affinché sia destinato a finalità sociali e istituzionali.

Alessandra Serio