Denunce a tappeto e 4 segnalazioni per i funerali di De Francesco

Pgroseguono ormai da giorni i controlli effettuati dalla Polizia di Stato in tutte le zone della città, con particolare attenzione ai quartieri a più alta densità criminale.
Dopo aver contribuito a chiudere il cerchio sull’omicidio del giovane Giuseppe De Francesco, le indagini della Squadra Mobile sono proseguite incessanti anche per i “casini” dei cortei funebri del ragazzo e per l’identificazione dei responsabili di botti e petardi.
Alla fine degli accertamenti la Squadra Mobile, ai comandi del vice questore Giuseppe Anzalone, ha individuato quattro persone, denunciate per violenza privata: hanno costretto i commercianti di via Catania alla serrata, durante il passaggio del corteo di sabato scorso. Altre 15 persone sono state segnalate per il blocco stradale.
Un lavoro h24, così come quello degli agenti Volanti, della Digos e del Reparto Prevenzione Crimine di Catania impegnati a pattugliare strade e autostrade.
Negli ultimi giorni sono aumentati anche i controlli a persone sottoposte a sorveglianza speciale nonché ai arresti domiciliari. Tantissime le perquisizioni personali, domiciliari e su macchine e motorini. Decine i posti di controllo, 400 le persone identificate, 181 i mezzi passati a setaccio, una cinquantina le contravvenzioni elevate, 27 le carte di circolazione e patenti ritirate, 13 i veicoli sottoposti a fermo amministrativo. Tra le maggiori violazioni, diversi i casi di macchine senza assicurazione, mancata revisione, patente scaduta o diversa da quella richiesta, mancanza del casco. In tutto, sono poi state 16 le perquisizioni domiciliari mentre un soggetto è stato denunciato per ricettazione un ventenne messinese, fermato alla guida di un motorino probabilmente rubato. Un attento esame, infatti, ha permesso ai poliziotti di ricostruire che i caratteri alfanumerici del telaio non erano punzonati in maniera lineare. Anche la livrea esterna era stata sostituita con quella di un modello successivo.

Passaggi a tappeto anche in vari negozi, in particolare con l’aiuto di personale specializzato della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale. Sessantamila euro è la somma totale dei verbali elevati a carico dei proprietari. I sequestri sono scattati per tre macchinette da intrattenimento, senza nulla osta e non collegati alla rete statale di raccolta del gioco.