Scoperto nuovo arsenale nel rione Mangialupi. Sequestrati armi, droga e tritolo

C’erano persino 600 grammi di tritolo nascosti dentro due grossi borsoni di tela blu che la Squadra Mobile ha scovato dentro una casa disabitata a Mangialupi. E man mano che gli agenti ispezionavano il contenuto delle due sacche la certezza di aver trovato un piccolo arsenale aumentava. Complessivamente i poliziotti hanno sequestrato una pistola mitragliatrice UZI, di provenienza israeliana, con canna filettata per poter inserire il silenziatore, tre pistole semiautomatiche Beretta, tutte con relativo caricatore, due revolver con matricola abrasa, il primo di fattura belga, il secondo marca Smith & Wesson e poi ancora un fucile semiautomatico Breda calibro 12; infine due caricatori bifilari ed uno monofilare. Insieme ai seicento grammi di tritolo, c’era anche un chilo di polvere da sparo e numerosi inneschi. Nascosta tra le armi c’era pure quello che a prima vista sembrava un’innocua ed elegante penna stilografica e che invece si è rivelata essere una pericolosa penna-pistola di fattura artigianale perfettamente funzionante. Sequestrati anche più di due chili di marijuana, circa 30 bustine di mannitolo e due bilancini elettronici per il confezionamento delle singole dosi, oltre ad un paio di manette con relative chiavi.

Escluso dagli investigatori della Squadra Mobile e dal suo dirigente Giuseppe Anzalone che le armi e il tritolo potessero servire per compiere un attentato. Come ribadito in conferenza stampa, questa scoperta dimostra ancora una volta che la potenza criminale del clan Mangialupi fonda il suo potere sulla detenzione di potenti armi da fuoco. La scoperta della droga conferma invece il ruolo di predominanza nella gestione del traffico di stupefacenti in città.

Tutte le armi sequestrate saranno sottoposte a esami balistici e dattiloscopici alla ricerca di possibili indizi. Sotto la lente della Polizia scientifica anche un mozzicone di sigaretta trovato vicino ai borsoni che contenevano armi e droga.