Pdl, Mpa, Udc, Fli, sindacati: ecco chi vogliono alla guida dell’Autorità portuale

«Niente logiche spartitorie all’Autorità portuale», era stato il monito di Confindustria e Cisl alla vigilia della scadenza per la presentazione delle candidature alla presidenza. E invece la politica ci metterà eccome lo zampino nella scelta del successore di Dario Lo Bosco. Con all’orizzonte l’ennesimo, prevedibile scontro tra il Pdl cittadino (Buzzanca in testa) e il governatore Lombardo, col vantaggio, per il primo, che la scelta finale toccherà al ministro Matteoli, ministro “amico” del sindaco di Messina. La maggior parte delle candidature ha una precisa bandierina politica. Si parte dal primo nome uscito dalla roulette delle indiscrezioni, mesi or sono, quello di Turi Leonardi, ex sindaco ed ex presidente della Provincia. Il suo nome è stato fatto dal Pdl (in particolare dal capogruppo al Comune Capurro), con la benedizione di Rocco Crimi da Roma e anche dell’Oridne degli architetti. Da casa Mpa, invece, spunta fuori Fortunato Romano (proposto formlamente dal presidente del consiglio comunale Pippo Previti), che ha perso quasi contemporaneamente le poltrone di deputato regionale e di assessore comunale e adesso punta al piatto forte dell’Authority, con l’avallo di Lombardo. E mentre c’è già chi pensa ad un duello fino all’ultimo tra i due, ci sono outsider di tutto rispetto.

Come il comandante della polizia municipale Calogero Ferlisi, il cui nome è stato fatto da 27 consiglieri comunali su 45 e da cinque presidenti circoscrizionali su sei. Il presidente dell’Auhority deve avere un passato al vertice di un’azienda trasporti? Ecco allora Claudio Conte, da anni direttore generale dell’Atm, e Pino Cardile, in passato presidente dell’Atm stessa e oggi direttore amministrativo dell’Università. Cardile è uno dei due nomi Udc, presentato in particolare dall’area D’Alia (dal capogruppo Cilento, per l’esattezza). L’altra sponda centrista, quella Naro, col capogruppo Rizzo ha indicato un altro nome, quello del comandante Giovanni Zuccalà. Politica è anche la matrice degli altri nomi. Tommaso Santapaola, contrammiraglio, è gradito a Fli (il suo nome è stato fatto dal capogruppo Pergolizzi); Leonardo Santoro, ex commissario dell’Iacp, è stato caldeggiato dal consigliere di Forza Azzurri (area Beninati) Giuseppe Chiarella; poi c’è Francesco Tiano (titolare di un’agenzia di viaggi) che è stato proposto dal fedelissimo di Buzzanca Ticonosco.

E ancora, è stato Pippo Previti a presentare un’altra candidatura, quella dell’ex consulente del ministero dei Trasporti dell’era Prodi Giuseppe Chiofalo. Gli ingengeri spingono il loro presidente dell’Ordine, Santi Trovato, mentre l’ex comandante della Capitaneria, Antonio Samiani, è sponsorizzato dalla Cisl. Dal collegio dei geometri, infine, arriva il tredicesimo nome, quello dell’ing. Antonino Isgrò, di Milazzo.