Complesso edilizio in Rione Carrubara, il consigliere Interdonato “respinge” i no preventivi: «Il Comune valuti bene»

Evitare i no preventivi e immotivati. Questa la posizione del consigliere della III circoscrizione Santi Interdonato rispetto al progetto di realizzazione di una palazzina residenziale, in via Salso. Sebbene, infatti, l’ipotesi abbia fatto saltar sulla sedie i tanti abitanti del rione Carrubbara, dove la strada insiste, e anche molti “addetti ai lavori”, politici e non, per il rappresentante di quartiere la possibilità merita la giusta valutazione. Le principali preoccupazioni, come letto anche nella relazione redatta dall’Ing. Capo Gateano Sciacca, riguardano le criticità rispetto alla normativa antisismica, che potrebbero però essere superate in fase di rielaborazione progettuale, ma soprattutto le problematiche inerenti il rapporto tra l’altezza dell’edificio e la larghezza delle strade.

Un aspetto quello viario, che, purtroppo, come sottolineato anche da Interdonato, riporta ad una delle note territoriali più dolenti: nello specifico, “il Rione Carrubbara – scrive il consigliere – è costituito da un dedalo di “viuzze” che, tra un vero e proprio ammassamento di “case basse”, abitate e non, si collegano con le due strade principali, la Via Salita Contino e la Via Brenta. Come è noto la densità abitativa, è enorme vista la sussistenza a monte del complesso residenziale “Messina Due” ed il traffico veicolare risulta già eccessivo, essendo altresì aggravato dal fatto che ivi ricade l’altra sede dell’Ospedale Piemonte sita nella Via Salita Contino, ove sono ubicati i centri per le cure di diverse patologie e gli uffici tecnico – amministrativi. Quella delle ricadute sulla viabilità è la preoccupazione principale del territorio già sofferente rispetto a tutti i nuovi possibili insediamenti abitativi”.

Ma come detto, per il rappresentate del Partito Democratico la situazione di base non deve, tuttavia, condurre l’amministrazione ad esprimere dei “no” perentori alle ipotesi progettuali che man mano si presentano: “Anzi – scrive Interdonato – ben vengano progetti che possano riqualificare la zona attraverso la demolizione di vecchi ruderi disabitati ed incustoditi, la cui presenza comporta spesso il sorgere di problematiche di altra natura. È necessario però che, su input dell’Amministrazione, i progetti presentati prevedano congiuntamente un contributo consistente alla vivibilità dell’intero rione attraverso la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria”.

Un’intenzione che, secondo quanto affermato da Interdonato, sembra essere stata informalmente espressa dalla ditta che dovrebbe realizzare la palazzina in via Salso e che, dunque, se confemata, potrebbe, seguendo il ragionamento del rappresentante di quartiere, migliorare la condizione complessiva della zona. E’ proprio alla luce di tale aspetto che il consigliere chiede al Comune di valutare attentamente l’opportunità del rilascio della concessione edilizia. In attesa di ulteriori sviluppi, Interdonato propone al presidente del quartiere De Salvo di invitare in consiglio il progettista della ditta, l’ingegnere Antonio Geraci, affinché possa illustrare all’aula i lavori che verrebbero realizzati e il loro impatto sul territorio. Alla luce delle informazioni acquisite il consiglio potrà esprimere, con eventuale delibera, la condivisione o meno del progetto.