Scoglio chiama a raccolta i sindaci dello Stretto per sancire un Patto per l’Area Integrata

Il sì al Ponte, mentre il governo nazionale sembra aver mandato in cantina il progetto, non è solo uno slogan da campagna elettorale per Gianfranco Scoglio, ma è un obiettivo da perseguire e da far condividere a tutti i cittadini che credono in questo progetto. Il candidato di Nuova Alleanza ha così chiamato a raccolta i sindaci dell’Area dello Stretto per sottoscrivere un Protocollo d’Intesa che mette nero su bianco alcune richieste indirizzate al Governo per gettare le basi di un Patto di Sviluppo dell’Area Integrata dello Stretto. Il ponte, per Gianfranco Scoglio, resta l’opera fondamentale per realizzare un sistema di collegamento vero tra la Sicilia e il resto d’Italia, considerato che i nostri territori continuano ad essere penalizzati da una programmazione inesistente anche al di là del Ponte sullo Stretto.
All’appello hanno risposto i sindaci di Villa San Giovanni, Rocco La Valle, di Fiumara, Stefano Repaci, di Bagnara, Cesare Zappia e di Fiumedinisi, Alessandro Rasconà, per il comune di Taormina c’era l’assessore Fabio D’Urso, e per Santo Stefano d’Aspromonte, Francesco Cannizzaro, vicesindaco e consigliere provinciale. Nel piazzale della Stazione Marittima, location della firma del documento, anche il deputato regionale Santi Formica, il presidente dell’associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto, Roberto Vizzari, l'ex sindaco, Giuseppe Buzzanca e l’ex assessore della giunta Buzzanca, Orazio Miloro.
Con la sottoscrizione del protocollo d’intesa i sindaci chiedono al Governo in carica di rivedere i contenuti del decreto legge con cui il Governo Monti ha stoppato il progetto del Ponte. Da qui precise le richieste: l’approvazione del progetto definitivo dell’opera; l’esperimento della gara per la ricerca del partner privato per il finanziamento; l’avvio senza indugio, a progetto approvato, delle opere a terra dallo stesso previste, propedeutiche ed autonomamente funzionali attesa la loro valenza in termini di assetto del territorio e miglioramento delle condizioni logistico-infrastrutturali.
In via subordinata si chiede anche il varo di una Legge Obiettivo per lo sviluppo dell’Area dello Stretto di Messina in quanto prioritaria per l’attuazione delle cogenti strategie di sviluppo europee in materia di grandi corridoi transnazionali, previa concertazione e condivisione con i territori interessati di un sistema di infrastrutture materiali ed immateriali per lo sviluppo logistico, infrastrutturale e tecnologico con risorse a valere sulla Programmazione Nazionale e Comunitaria;
– l’attuazione di tariffe agevolate per la continuità territoriale tra Sicilia e Calabria (navale ed aerea) sostenibile economicamente dai cittadini e dal tessuto imprenditoriale ed il finanziamento della Metromare quale collegamento dell’ Area dello Stretto. I cittadini potranno visionare il documento integrale nel gazebo allestito a piazza Cairoli e sottoscrivere la petizione.
(Francesca Stornante)