Accorinti ad Agorà, su Rai tre: “Niente penali, quei soldi per altre infrastrutture”

“La speranza possibile era il ponte, i posti di lavoro il ponte, lo sviluppo il ponte. Non è arrivato perché sviluppo non ne avrebbe portato e poi cos’ha fatto lo stato per noi? Nulla”. Parole del sindaco Renato Accorinti in un servizio di Cinzia Torriglia dedicato al ponte sullo Stretto, ad Agorà, la trasmissione di Rai tre condotta da Gerardo Greco.

“Cosa collegherebbe il ponte? – ha proseguito Accorinti – La linea ferroviaria da Salerno in giù è un disastro. Fai tre chilometri e lasci 1000 chilometri di vuoto di infrastrutture. Avevano fatto delle proiezioni: in 30 anni recuperavano il capitale iniziale e avrebbero fatto soldi. Il passaggio delle macchine e dei tir sono invece talmente bassi da non poter recuperare il denaro iniziale messo. È stata un’altra illusione. L’affare è nella progettazione o nelle ipotetiche penali. Qui è uno spreco di denaro, un’invasione del nostro territorio, un affare esclusivamente di mafia, non si uniscono due coste ma due cosche”.

Concetti ribaditi, poi, anche in collegamento con lo studio, nel corso della trasmissione andata in onda stamattina. “Il ponte è una delle opere più inutili, devastanti e costose nel nostro paese ed è un’offesa enorme a tutto il popolo dello Stretto e del sud Italia. Voglio darvi alcuni dati: la Sicilia ha la rete ferroviaria peggiore d’Europa, è quasi tutta a binario unico e il 30 % non è elettrificato. In Calabria c’è la stessa situazione. Non ci hanno mai dato le infrastrutture importanti per decollare. I siciliani e i calabresi che sono andati in tutto il mondo hanno costruito con le loro braccia ed il loro sudore, perché hanno voglia di lavorare, dalla Fiat a qualsiasi parte del mondo dove tanti emigrati sono andati. La voglia di lavorare ce l’abbiamo, non siamo stati messi in condizione, non abbiamo le infrastrutture utili. Quella del ponte è quella più inutile e dannosa, non ne abbiamo assolutamente bisogno. Noi abbiamo fatto un elenco di infrastrutture enormi. Manca il lavoro, allora investiamo sulle opere importanti”.

La discussione si sposta poi sulle penali, quando il conduttore gli fa notare che il costo della penale di quasi 1 miliardo di euro servirebbe a coprire buona parte dei costi del Ponte. “La penale è una pena che fa pena – gioca con le parole il sindaco -, è illegale e immorale. Dobbiamo pagare per un qualcosa che non si è fatto? Per un cantiere che non si è aperto?”.

Da studio insistono sul fatto che il Governo potrebbe essere costretto a versare l’enorme cifra a vuoto. “Se anche ci fosse una penale da pagare – risponde in conclusione Accorinti – chiediamo al Governo di investire queste cifre, anche attraverso Eurolink e Impregilo, sulle opere veramente utili alla nostra terra, un elenco interminabile. Abbiamo una serie di cose da fare e si vuole costruire un ponte che non serve a niente”.