L’associazione “Umanesimo e Solidarietà” in convegno: “Il Ponte offrirebbe opportunità uniche”

Sulla scia delle recenti affermazioni del governo nazionale, che le infrastrutture e il Mezzogiorno sono il terreno primario per la politica economica di lungo periodo, l’associazione “Umanesimo e Solidarietà”, Portalegni, ha organizzato un convegno sul Ponte dello Stretto, aspettando la decisione del governo tecnico riguardo la realizzazione della struttura tanto discussa.

L’incontro si terrà sabato 15 settembre e avrà inizio alle ore 10 presso il Palacultura di Messina. L’associazione, come si suol dire, vuole battere il ferro finché è caldo: “relatori molto validi cercheranno di dimostrare che il collegamento stabile è parte insostituibile di un progetto di sviluppo del Paese molto più ampio, utile anche per il Nord”.
“Una struttura che certamente condiziona fortemente la città – prosegue l’associazione -, ma che offre anche straordinarie e uniche opportunità”.

Interverranno sabato prossimo il prof. Enzo Siviero, dell’Università IUAV di Venezia, che considererà il ponte visto dall’Area dello Stretto, come territorio più vasto, che non si limita a Messina, Villa S. Giovanni ed a Reggio, ma si estende da Lamezia a Siracusa e riguarda anche Gioia Tauro, con l’ovvia conseguenza che senza il Ponte non potrà mai decollare una vera Area integrata dello Stretto; il prof. Agostino Nùzzolo, dell’Università di Roma Tor Vergata, invece parlerà dell’utilità del ponte per il Mezzogiorno, con riferimento soprattutto ai suoi porti, da Taranto a Catania, da Augusta a Trapani.
Il prof. Vermiglio, del Centro Universitario di Studi trasportistici mediterranei dell’Università di Messina, invece parlerà del ponte visto dall’Italia intera, regioni industriali del Centro Nord incluse. “Infatti solo se c’è un reale interesse da parte delle aree produttive, quelle che sostengono il Paese, un’opera tanto impegnativa ha possibilità di realizzazione”. A questa fondamentale domanda darà una risposta il prof. Roberto Zucchetti, Coordinatore Area Economia dei Trasporti del CERTeT (Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo) dell’Università Bocconi di Milano. Seguiranno interventi programmati a cui ci si augura partecipino anche i dirigenti della Stretto di Messina.