Società

Ponte sullo Stretto di Messina. Alla Biblioteca Regionale convegno con l’ing. Siviero

MESSINA – La Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo”, più precisamente la sala lettura, ospiterà questo pomeriggio, alle ore 17, un momento convegnistico titolato “Ponte mediterraneo per un futuro della Sicilia e del Meridione”.

Evento nato su iniziativa dell’Associazione Nazionale del Fante, riconosciuta dal Ministero della Difesa, che ritiene tale tematica come altamente significante nel panorama internazionale, nazionale e locale, e che dunque necessiti ancora di approfondimenti tecnico-scientifici rilevanti.

La biblioteca “Giacomo Longo” ha accolto la richiesta di presentazione all’uditorio, sicuramente ricco perché interessato, della relazione promanante da un esperto in materia quale l’ingegnere Enzo Siviero, che illustrerà sulla scorta della sua formazione largamente accreditata anche  in ambito internazionale, le coordinate fondamentali sulla dibattuta opera ingegneristica rappresentata dal Ponte sullo Stretto.

La dirigente responsabile della Biblioteca Regionale, Tommasa Siragusa, dopo i saluti istituzionali, introdurrà e coordinerà il convegno, che vedrà, anche l’intervento della giornalista Maria Teresa Prestigiacomo. Ampio spazio sarà lasciato all’auspicabile dibattito fra il pubblico presente.

Dibattito sul Ponte sullo Stretto

Saranno sicuramente messe in luce le problematiche che ne hanno sin qui segnato battuta di arresto, cercando di conciliare le ragioni dei fautori con quelle di chi ha espresso il proprio dissenso, riportando la tematica sull’unico piano condivisibile, cioè della utilità, ove scientificamente comprovata, della progettazione e messa in opera della infrastruttura. Lo scopo è tenere fuori gli aspetti ideologici che fin qui hanno contrassegnato le posizioni espresse con toni esacerbati da una parte e dall’altra e che non hanno reso possibile un costruttivo dibattito.

In particolare, i territori messinesi e della dirimpettaia Calabria dovrebbero essere i veri protagonisti di questa scelta (in un senso o nell’altro), tenuto conto dell’incisività in primis proprio sulle loro esistenze future e potenzialità di sviluppo, senza tralasciare però innegabili insiti elementi di criticità, indubbiamente sussistenti.