Politica

Porto di Tremestieri, non solo lavori da riprendere. “Studio per aree retroportuali”

La priorità è quella di riprendere i lavori al più presto. La strada per il nuovo porto di Tremestieri, purtroppo, non sembra in discesa, perché la Ricciardello Costruzioni chiede adeguate garanzie che non è detto si riuscirà a fornire. Dopo quello della scorsa settimana, domani in programma nuovo incontro tra le parti, con l’obiettivo di giungere ad un accordo.

Il sindaco Federico Basile, il vice Salvatore Mondello e il direttore Salvo Puccio ne hanno parlato anche col ministro Matteo Salvini, che sarà a Messina a marzo. La speranza è che il Governo dia un finanziamento integrativo, per far fronte al caro materiali.

Ma c’è anche un altro tema da affrontare ed è quello delle aree retroportuali.

“Abbiamo ottenuto un finanziamento per fare uno studio e, d’intesa col Comune, dobbiamo individuare le aree retroportuali senza le quali Tremestieri è destinato a non funzionare al meglio – dice il presidente dell’Autorità Portuale, Mario Mega -. Aspettiamo che dal Ministero arrivi la certificazione dell’accordo per usare i fondi, poi proporremo al Comune una convenzione per potere utilizzare le aree esterne come servizi complementari. Gli spazi a terra dovevano essere pensati in origine, altrimenti nei periodi di picco rischiano di essere limitati. Solo così si potrà fare a meno della rada San Francesco”.

Poi per quanto riguarda informatizzazione dei flussi, definizione corsie e servizi accessori, “lo capiremo solo a fine lavori, quando l’Autorità Portuale diventerà proprietaria del porto, non è facile gestire progetti fatti e addirittura appaltati da altri”.