Messina città dell’accoglienza: sbarcati 521 migranti salvati nel Canale di Sicilia (FOTO)

E mentre in Europa, sul tavolo di Bruxelles, la questione “migranti” continua a tenere banco tra parole, tensioni e non facili soluzioni, in Sicilia l’ondata di sbarchi non si placa. Sono 521 gli uomini, le donne e i bambini, per lo più provenienti dall’Africa Subsahariana che, questo pomeriggio alle 16, puntualissimi, sono sbarcati al Molo Marconi.

E così, sotto il caldo cocente e l’afa asfissiante, Messina ha nuovamente aperto “le braccia” ai migranti con una macchina dei soccorsi e dell’accoglienza che ormai, per questa città, è diventata più che rodata. Erano tutti sani e stavano bene, seppur pesantemente provati dalle ore passate in mare, ad attraversare quel Canale di Sicilia che per molti, troppi di loro, si trasforma nella fine del viaggio, in una tomba senza nome.

I migranti sono stati dapprima visitati dal personale dell’Asp, dell’Usmaf e della Cri (che ha anche effettuato lo screening sanitario) e poi, come di norma, sono accolti e “scortati” dalle Forze dell’Ordine e dall'Autorità Portuale, da sempre in prima fila per garantire la massima sicurezza. A coordinare tutte le operazioni c’era l’occhio vigile della Prefettura di Messina.

Tante le famiglie di siriani, con donne e bambini. Tre donne in gravidanza e poi per lo più giovani uomini, salvati tutti in mare aperto dalla nave militare irlandese Le Eithne che, dopo averli recuperati nel Canale di Sicilia su barconi più che fatiscenti, si è diretta subito verso porto di Messina. Proprio oggi, proprio nello stesso giorno in cui, pochi metri più in là, si ergeva in tutto il suo splendore la Msc Fantasia. Un ossimoro, dal retrogusto più che amaro, a cui la città ha dovuto abituarsi nel corso di questi ultimi mesi. Non è la prima volta, infatti, che Messina accoglie contemporaneamente turisti in cerca di estate e migranti in cerca di futuro. (Veronica Crocitti)