In “assemblaggio” il progetto di riqualificazione della Vallata Santo Stefano: a lavoro Comune, Provincia e Genio Civile

Il costo complessivo del progetto di riqualificazione della vallata di Santo Stefano, attraversata dall’omonimo torrente, a rischio come quasi tutti gli altri corsi d’acqua che “tagliano” la città, si aggira intorno agli 80 milioni di euro: cifra ovviamente impossibile da reperire tutta insieme e che impone dunque la necessità di ragionare “per stralci”. Se ne è discusso a lungo nel corso del vertice tenutosi qualche giorno fa nei locali del Genio Civile, per “studiare” sulle necessarie opere di messa in sicurezza da effettuare. Le cui progettazioni non mancano, anzi, in parte si sovrappongono l’una all’altra. E’ questo il caso del lavoro elaborato dagli Uffici di via Aurelio Saffi, il cui progetto di riqualificazione ambientale della vallata è stato acquisito dagli uffici dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente (ARTA) nel luglio del 2009, e quello previsto invece dalla Provincia Regionale, presentato alla Regione nel 2006 e integrato da ulteriore documentazione sempre nel 2009.

Nella relazione di resoconto dell’incontro al Genio Civile, si legge che “nella considerazione che le aree di intervento di entrambi i progetti si sovrappongono e che le tipologie di azioni previste in ciascun progetto potrebbero interferire le une con le altre, e creare pertanto le condizioni di realizzare opere contrastanti che quindi potrebbero determinare demolizioni, il servizio competente all’istruttoria finalizzato al giudizio di impatto ambientale ha ritenuto di richiedere notizie e chiarimenti sui progetti considerati per eliminare le conflittualità in ordine alla sovrapposizione delle aree di intervento”, le cui finalità rimangono comunque quelle di prevenzione e mitigazione del rischio idraulico e riqualificazione del torrente Santo Stefano.

Obiettivo quest’ultimo, perseguito anche nel terzo progetto riguardante la vallata, redatto però dall’amministrazione comunale, in parte già finanziato. Anche in questo caso si riscontrano alcune “similitudini progettuali” con il progetto di Palazzo dei Leoni: «I lavori di sistemazione idraulica e riqualificazione della confluenza all’altezza del cimitero, coincidono con il tratto di interventi previsti dalla Provincia. Ma – sottolinea – sono coerenti al progetto redatto dal Genio Civile».

Necessario dunque trovare un punto di incontro per “partorire” una progettazione unitaria, completa e non “contraddittoria” nelle varie parti. L’ing Giuseppe Celi, in rappresentanza di palazzo dei Leoni, si è detto pronto a rivedere il lavoro realizzato dai tecnici della Provincia da adeguare al progetto generale del Genio Civile, ma solo dopo aver verificato anche gli atti progettuali del Comune. Terminata la rielaborazione complessiva, si procederà alla “spedizione” all’Assessorato territorio e ambiente che definirà ed eventualmente avvierà le procedure di valutazione ambientale.

Sulla base dunque delle novità emerse tra le varie iniziative di progettazione che dovranno, o meglio dovrebbero portare alla redazione di un elaborato unico, sono state stabilite le seguenti competenze di intervento: il Genio Civile si occuperà della definizione degli interventi progettuali che vanno nella parte a monte dalla confluenza dei due impluvi Sopiano e Mezzano; il Comune si occuperò degli interventi che vanno dalla confluenza fino alla sezione dell’alveo in corrispondenza del Cimitero; la Provincia della definizione degli interventi dalla sezione del cimitero fino alla foce.

L’ing. Zuccarello, in rappresentanza dell’assessorato regionale, ha sottolineato la necessità di individuare un percorso comune a tutti gli enti interessati alle diverse progettazioni. Sciacca ha inoltre ribadito l'urgenza di procedere a ritmi serrati perché i problemi, prima ancora che di carattere territoriale, mettono in evidenza un forte rischio di dissesto idrogeologico. Non va tuttavia dimenticata la condizione di pericolo dell’intera vallata, con particolare attenzione anche alla "questione viabilità": quest’ultima rientrerebbe nella parte di progettazione della Provincia ma in considerazione della priorità è probabile che venga ricompresa tra gli interventi già finanziati che dovrà effettuare il Comune. (ELENA DE PASQUALE)