Il Csa chiede la reintegrazione oraria per i 48 vigili contrattisti

Il maxi tamponamento di venerdì in tangenziale e il conseguente traffico che ha paralizzato per diverse ore la città di Messina ha fatto subito impazzare le polemiche sulla questione sicurezza. Il collegamento alla problematica dei vigili urbani è troppo facile e quasi scontato. E infatti tutte le polemiche si sono concentrate sulle dinamiche interne al corpo della Polizia Municipale. L’incidente ha riacceso le critiche, se mai si fossero attutite. “Non c’era neanche un vigile nei dintorni” è la frase più gettonata da venerdì. Si riaprono le danze, dopo Gioveni e Ticonosco che hanno chiesto l’assunzione dei 12 vigili rimasti in graduatoria, adesso il Csa coordinato da Pietro Fotia chiede l’integrazione oraria delle 48 unità a cui il 1 ottobre è scaduto il contratto e l’orario lavorativo è sceso a 18 ore settimanali.

“Abbiamo avuto modo di poter constatare in questi ultimi mesi in città, in tutte le zone nevralgiche della nostra amata e martoriata “Messina porta della Sicilia” le inevitabili ripercussioni sull’efficienza del servizio reso alla città ed all’utenza – si legge nella nota del Csa -. A tal fine non possiamo esimerci dall’evidenziare come la carenza d’organico sia emersa in maniera drastica e palese a seguito dell’incidente di venerdì scorso avvenuto in tangenziale che indubbiamente ha lasciato numerosi strascichi che non trovano giustificazione alcuna ma che anzi danno inevitabilmente vita a numerosi interrogativi che qualcuno dovrà obbligatoriamente porsi”.

Per il Csa la reintegrazione sembra un obbligo, condizione senza la quale la viabilità di Messina rischia di rimanere fortemente compromessa. Il sindacato ritorna con forza sulla questione, su cui si è espresso già diverse volte. “Si ritiene gravissimo – ha concluso il Csa – non provvedere nell’immediatezza alla soluzione del problema che se non prontamente risolto continuerebbe ad incidere negativamente sulla viabilità e sulla vivibilità dei cittadini come dall’evidenza dei fatti emersi a seguito dell’incidente dello scorso venerdi, continuando a portare scontento e malumore fra i lavoratori medesimi transitati in forza alla P.M. con l’unico obiettivo di rendere un servizio indispensabile alla cittadinanza nonché per poter nello stesso tempo raggiungere quella dignità lavorativa che in questi ultimi mesi sta venendo meno”.

Intanto si è svolta stamani, a palazzo Zanca, dinanzi al Commissario straordinario, Luigi Croce, la cerimonia di attribuzione della qualifica di agente di pubblica sicurezza per un’altra contrattista della categoria C, che sarà impegnata, come i nove colleghi della scorsa settimana, nelle attività d’istituto della Polizia municipale. Il commissario Croce, dopo la formula del giuramento, ha rivolto all’agente gli auguri di buon lavoro.