Prove tecniche di ritorno della Balena Bianca

Il Pd ha trascorso la campagna elettorale dichiarando che mai avrebbe governato col Pdl: “Noi siamo alternativi a Pdl e Lega. Il sorpasso di Berlusconi? Col binocolo- diceva Bersani – Io chiedo il 51% ma lo userò come il 49%.

A distanza di due mesi non solo il Pd si è fatto sorpassare da Berlusconi ma ci ha fatto il governo, utilizzando la maggioranza ottenuta con una legge elettorale vergognosa come se fosse, appunto, il 49%. Il Pd non solo da ieri non è alternativo al Pdl ma è complementare. Poco male, perché almeno adesso, dopo 20 anni sappiamo cosa vuol fare il Pd con Berlusconi: governarci. Certo, poteva accaderci di peggio del governo Letta, che ha alcune novità da non sottovalutare. Ho trascorso giorni terrorizzata all’idea di vedere partorito un governo con Amato, D’Alema, magari vedendo rispolverato Lamberto Dini, e perché no, riesumato Bettino Craxi. Insomma, il nuovo che avanza. Per colpa del porcellum ancora in vita grazie all’impudicizia di questa classe politica tornare alle urne a giugno non avrebbe migliorato le cose. L’unico augurio che possiamo farci è che facciano la legge elettorale e ci restituiscano la libertà di voto. E con la libertà di voto anche il piacere di votare, perché con il porcellum per me è stata un’angoscia, era come scegliere tra l’olio di fegato di merluzzo e l’olio di balena. E’chiaro che ha vinto Berlusconi e perso Bersani. Dal canto nostro l’unica cosa che abbiamo perso è la pazienza. La nota positiva per noi messinesi è la nomina di Gianpiero D’Alia al ministero della Pubblica Amministrazione. E’ il coronamento di una carriera politica sudata a dispetto dell’essere figlio d’arte e chi lo conosce sa che non si è mai cullato sugli allori ed ha sempre affrontato a viso aperto le sfide. Ha il difetto di essere nell’Udc ma con il resto di questo governo ha in comune proprio questo, l’essere democristiano nel Dna. Tra i ministri ci sono molte donne che hanno fatto la gavetta, competenti e preparate, giovani che quando Amato governava erano fanciulli, ma soprattutto vengono tutti da un’area moderata di entrambi i fronti. Il sogno “del grande centro” di Casini si realizza ad opera di altri per giunta più giovani di lui e per giunta del Pd….. A parte il sindaco di Padova, Flavio Zanonato, sporadica la presenza dei "comunisti" e gran parte dei Pdl sono molto più moderati di quelli rimasti fuori dal governo (e che non l’hanno presa bene, da Brunetta alla Santanchè, che definire fuori dalle righe è un eufemismo). Abbiamo quindi una generazione di 40enni finalmente sulle poltrone ed è un segnale positivo, sia pure tardivo rispetto al resto del mondo. La scelta di Emma Bonino agli Esteri è da standing ovation. Josefa Idem è una che a 48 anni si allena 8 ore al giorno, ha vinto medaglie olimpioniche anche aspettando i suoi bimbi, segno di grande carattere, disciplina ferrea, valori forti, che sono doti indispensabili. Poi ci sono le provenienze dei saggi e gli ex del governo Monti. A occhio e croce, una sorta di post-pentapartito in chiave moderna. All’epoca la Dc riusciva a governare con tutti,anche con i comunisti che stavano all’opposizione, perché nella distribuzione delle poltrone non arraffava tutto per sé ma divideva. Quando tangentopoli spazzò via i partiti si scoprì che persino le tangenti andavano al partito d’opposizione. Si chiamava consociativismo ed anche esponenti comunisti finirono in carcere. Il teorema dell’inciucio al quadrato. La Balena bianca , lo dico per i lettori più giovani, non è quella di Pinocchio, ma una forma di governo benedetta dalla Chiesa e dai socialisti che piaceva a tutti i partiti, dai liberali ai repubblicani passando per i socialdemocratici. Se non una poltrona, uno sgabello c’era per tutti. E a scanso d’equivoci, nessuno rubava per sé, non ci sono segretari di partito che si son fatti le ville faraoniche scappando con la cassa e quando si facevano gli appalti oltre alle mazzette c’era anche l’opera in questione. Nel passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica c’è stato un peggioramento verso il basso anche in termini di contenuti. Nessuno si è mai comprato una laurea in Albania. Di fatto il governo Letta sancisce una serie di de profundis: la fine del bipartitismo, di un sistema nato da un referendum e che prevede due grandi contrapposizioni che si alternano. E’ anche la fine del Pd attuale perché mentre il popolo Pdl è ben lieto di aver portato al governo il vicepremier Alfano quando all’indomani delle urne sembrava impossibile, il popolo di centro-sinistra non perdonerà mai al Pd di aver governato con Berlusconi. Il peggio per i Pd deve ancora venire perché adesso si deve governare e vorremmo capire cosa faranno su alcuni temi cruciali quali il conflitto d’interessi, le norme anticorruzione, i tagli alla casta, l’Imu, l’evasione fiscale, la riforma della giustizia, la riforma elettorale (questa sì, la faranno tutti insieme con l’obiettivo di uccidere elettoralmente Grillo). E’ senza dubbio un governo per certi aspetti coraggioso anche nei confronti dei partiti di riferimento, nei quali ha lasciato molti scontenti e animati da spirito di vendetta. Non sappiamo quanto durerà, non penso molto più di un anno, dipende dai livori di un Parlamento eletto col porcellum e che sa che questo sarà il suo ultimo giro di giostra. E’ un governo che non va indietro e che mette un punto rispetto alla Seconda Repubblica. E’ nato da un grande inciucio ma vuol crescere lontano dai genitori. In ogni caso sarà quel punto dal quale si costruirà una nuova Repubblica, diversa da questi ultimi 20 anni che ognuno di noi legge in modo diverso. Dal governo Letta non si torna indietro. Arriverà un papa Francesco anche nella politica. Non è più Seconda Repubblica e non è ancora Terza. S’intravedono i germi di un ritorno della Democrazia Cristiana in chiave laica e di un pentapartito del duemila. In ogni caso non ci sarà più il bipartitismo che gli italiani non hanno mai digerito né compreso né amato. Saturno uccideva i suoi figli per paura di essere spodestato. Siamo arrivati a un punto in cui rischiavamo di non avere più figli da mangiare. Ma il mito racconta di come Zeus sia scampato al banchetto paterno e, cresciuto protetto, abbia tolto il trono a Saturno. Non è un fatto di età, ma quando si diventa troppo anziani si diventa un po’ sordi e si vede di meno. Finisci per non l’ascoltare più la gente e per non vedere più l’elettorato che muore di fame mentre mangi a sbafo. Come Maria Antonietta prima della rivoluzione francese.

Rosaria Brancato