Facoltà a numero chiuso, in assenza di extracomunitari possono subentrare gli studenti dell’Unione europea

Se nelle facoltà a numero chiuso i posti riservarti gli studenti extracomunitari rimangono vacanti possono essere assegnati a quello comunitari. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato che ha ammesso uno studente al corso di laurea in Odontoiatria dell’Università di Messina, accogliendo il ricorso degli avvocati Santi Delia e Michele Bonetti..
I giudici di Palazzo Spada hanno ritenuto illegittima la scelta del Miur e degli atenei di non assegnare ai pretendenti comunitari i posti liberi inizialmente riservati ai cittadini extracomunitari e rimasti vacanti. da Prima di lasciare la reggenza del dicastero di Piazzale Kennedy, l’ex ministro Mariastella Gelmini, in una delle sue ultime dichiarazioni aveva detto di volere »che i posti riservati ad extracomunitari fossero riassegnati agli studenti italiani e comunitari che sono rimasti fuori dalle graduatorie».
Secondo i legali Delia e Bonetti si tratta però solo dell’«ennesima promessa del ministero rimasta inattuata, difatti rimangono posti mai assegnati né ai comunitari, né agli extracomunitari. Sono dunque mille i posti che rischiano di rimanere vacanti nonostante migliaia di pretendenti pronti a subentrare». La decisione del Consiglio di Stato, secondo i due avvocati Bonetti e Delia, «dà una nuova speranza a centinaia di studenti ancora oggi incomprensibilmente esclusi dal corso di laura cui legittimamente aspirano a studiare e rappresenta un’importantissima riaffermazione del diritto allo studio di tutti gli studenti comunitari e extracomunitari».