Sì della Cisl alla stabilizzazione a 11 ore: “Necessario uscire dal tunnel del precariato”

Il nuovo piano del fabbisogno del personale dell’amministrazione Accorinti divide i sindacati. La Fp Cgil ha detto immediatamente no a quella stabilizzazione a 11 ore per precari ventennali che di punto in bianco si ritroverebbero con stipendi che a stento arrivano a 400 euro mensili (vedi articoli correlati). Su una posizione più morbida e pronta a valutare ogni passaggio della delibera messa a punto dall’amministrazione è la Funzione pubblica della Cisl che chiede tempi certi e calendarizzazione delle scadenze per arrivare rapidamente alla chiusura della vertenza.

Il percorso di stabilizzazione dei precari deve partire, perché da troppo tempo si parla di stabilizzazione e mai si è dato attuazione a un percorso che consenta ai lavoratori di uscire dal tunnel dello status di precario”. È quanto ha ribadito la delegazione della Cisl che ritiene esigue le 11 ore offerte dal Comune nella consapevolezza delle difficoltà di reperimento delle risorse “ma non è possibile rimandare il problema, affidandosi alle sempre meno sicure proroghe, in un difficile contesto politico economico più che confuso”.

“La delibera presentata dall’Amministrazione comunale – afferma il segretario provinciale della Cisl Fp Calogero Emanuele – deve essere assolutamenteintegrata, rivista e completata per evitare che rischi una nuova bocciatura da parte della commissione ministeriale”.

La Cisl Fp ritiene prioritario acquisire in tempi rapidi i pareri positivi della Ragioneria Generale del Comune e dei Revisori dei Conti e quindi una volta ottenuto l'ok della Commissione, assumere gli atti consequenziali, ovvero la pubblicazione dei bandi e quindi l’immissione in ruolo entro il 2015 per 193 precari e agli ulteriori 95 nel 2016.

“Sulla questione dei 32 vigili stagionali – precisa Emanuele – è opportuno verificare a fondo la percorribilità del percorso scelto che deve essere confortato dalle necessarie certificazioni di spesa e dal quadro normativo, per evitare di incorrere in ulteriori stop che produrrebbero ritardi all’intera operazione”.

Per il sindacato è opportuno che il Comune assuma sempre più la fisionomia di azienda, non avallando semplicemente percorsi consolidati per intercettare risorse, ma allargando il raggio di azione e guardando a quei servizi e attività che possono essere fonte di economia, per garantire integrazioni e contrattualizzazioni in house, da preferire alle esternalizzazioni e agli affidamenti di servizi che possono essere perfettamente assolti con personale dell'ente.

“Dobbiamo guardare anche alle modifiche normative favorevoli inserite nel decreto legge sugli Enti locali negli ultimi giorni che amplia gli spazi di utilizzo di risorse per le assunzione sin dal 2011 – spiega Emanuele – abbiamo chiesto, quindi, di inserire in delibera la possibilità di ampliamento delle ore nei contratti e della platea da assumere entro il 2015”.