E’ il giorno della firma dei primi contratti a tempo indeterminato. La Fp Cgil chiede aiuto alla Regione per fermare tutto

Oggi la firma dei primi nuovi contratti. Quelli attesi da una vita, quel tempo indeterminato inseguito per decenni sempre nel limbo del precariato. Nel Salone delle Bandiere gran fermento per i primi 90 a questo punto ex precari storici del Comune, quelli di categoria A e B per i quali poche settimane fa era stato pubblicato il bando di assunzione figlio del piano triennale del fabbisogno del personale che la giunta Accorinti ha varato un mese fa, incassando l’ok del Ministero dell’Interno. Dunque via alla stabilizzazione dei precari di Palazzo Zanca, ma le note dolenti non mancano. Perché il prezzo da pagare per chiudere i conti con il precariato è una stabilizzazione a 16 ore settimanali che continua a suscitare non poche polemiche, soprattutto da parte della Fp Cgil.

Per la segretaria Clara Crocè “una follia amministrativa che, se non bloccata in tempo, rischia di gettare decine di famiglie messinesi nello sconforto”. La Fp Cgil chiede l’intervento immediato del presidente della Regione Crocetta e dell’assessore regionale alle Autonomie locali Lanteri, affinché venga sospesa la procedura adottata dal Comune di Messina. “Se così non dovesse essere, l’inizio del 2016 per decine di famiglie sarà un anno all’insegna di stipendi decurtati perché frutto di una stabilizzazione a 16 ore”.

Per Clara Crocè non ci sono alternative possibili se non la sospensione della delibera di stabilizzazione varata dalla Giunta Accorinti. Tanti gli interrogativi sollevati dal sindacato, soprattutto alla luce del fatto che la Commissione di stabilità del Ministero dell’Interno, ha approvato parzialmente la delibera, limitatamente alle assunzioni. per l’anno 2015, escludendo così dalle procedure di stabilizzazione oltre la metà del personale precario. “E’ soprattutto alla luce del giudizio espresso dall’organo ministeriale– che viene da chiedersi quale sia la logica seguita dall’Amministrazione, che rischia di sacrificare metà dei dipendenti a tempo determinato”.

“Nello stesso atto, l’Amministrazione prevede la mobilità del personale delle ex Province (unico caso in Sicilia), nonostante la legge n.190 /2014 non sia stata recepita in Sicilia e non tenendo conto del parere della Corte dei Conti sezione di Palermo. Per non parlare delle modalità con le quali il Comune ha provveduto alla pubblicazione dei bandi per la selezione degli aspiranti.

Uno scenario dall’orizzonte scuro, che ha dunque spinto la Fp Cgil a invocare il sostegno della Regione, anche perché “se il Comune di Messina dovesse assumere i 90 precari di categoria A e B, entro il 31 dicembre 2015, perderebbe l’accesso al contributo (80% per ogni unità) per dieci anni con grave danno erariale per l’Ente”. La norma approvata dalla Giunta Regionale, infatti, riguarda esclusivamente le stabilizzazioni da effettuarsi entro giugno del 2016. “Perché non aspettare?.Non vorremmo che il tutto fosse legato ai due dirigenti”.

F.St.