Più ore e stabilizzazione, dopo due anni si cade in errori incomprensibili. La diffida del Csa

Approvando il Piano triennale del fabbisogno del personale, il cCmune di Messina ha deliberato assunzioni e ricontrattualizzazioni orarie per il personale stabilizzato ed il personale “precario” Agente di Polizia municipale. Poche settimane fa sempre l’amministrazione Accorinti annunciava che si sarebbe proceduto alla ricontrattualizzazione del personale della municipale e del restante personale con contratto a termine con decorrenza 1 luglio 2016. C’era però chi aveva chiesto prudenza. Era stato il sindacato autonomo Csa, che in una nota auspicava “… che prima di esternare il pensiero si sia provveduto alla verifica di tutti gli strumenti contabili e normativi, per l’attuazione di quanto dichiarato…”
. Un auspicio che a quanto pare aveva motivo di essere fondato. Lo scorso 23 giugno, infatti, il Direttore generale Antonio Le Donne ha comunicato che non si procederà alla ricontrattualizzazione del personale a decorrere dal 1 luglio 2016, perché dopo quasi 8 mesi dall’approvazione della delibera che prevede espressamente la ricontrattualizzazione del personale “contrattista” agente di PM con relativo parere, e senza che la Commissione ministeriale abbia eccepito nulla, è improvvisamente venuta fuori una richiesta di chiarimenti inviata sempre dalla Commissione ministeriale nel dicembre 2014 ed afferente la delibera dello stesso anno che conteneva il vecchio piano triennale. In quella nota, la commissione scriveva così: “Si segnala che ogni eventuale proroga dei contratti a tempo determinato in essere o aumento dell’orario contrattuale, di cui si fa generico cenno nella deliberazione, deve essere indicata con precisione nel piano del fabbisogno e sottoposta alla preventiva approvazione della Commissione”. Una comunicazione spuntata fuori a ben 8 mesi dall’approvazione del nuovo piano triennale delle assunzioni, ma che era però già in possesso dei competenti uffici da quasi 2 anni. Dunque perché il problema scoppia oggi? A porsi il quesito è il coordinatore provinciale Pietro Fotia che a questo punto chiede intanto all’amministrazione una sanzione nei confronti di chi ha portato avanti il provvedimento con troppa leggerezza. Foti spiega che per fare l’integrazione oraria del personale a tempo determinato serve l’autorizzazione della Commissione ministeriale, e che tale procedura, deve essere inserita nel piano triennale del fabbisogno. “Visto che la nota di chiarimenti, è stata studiata per quasi 2 anni, chi di competenza avrebbe potuto almeno guardare gli atti a cui la missiva ministeriale si riferiva, ed avrebbe scoperto che l’aumento dell’orario contrattuale, di cui si fa generico cenno nella deliberazione non attiene al personale con contratto a termine, ma al personale stabilizzato”.

Per il sindacato ciò si pone a conferma di quanto già esplicitato per confutare la tesi degli uffici, cioè che il chiarimento non fa riferimento ai dipendenti con contratto a termine, ma a quelli stabilizzati a tempo indeterminato. Inoltre, continua il Csa, la richiesta di autorizzazione per la ricontrattualizzazione del personale a tempo indeterminato stabilizzato, non è stata inserita nel piano triennale del fabbisogno 2015/16/17 e 2018, solo per negligenza, stante il possesso della nota sin dal dicembre 2014. Tale comportamento causerà un danno ai lavoratori stabilizzati a solo 16 h, quindi al di sotto della soglia di povertà.

Il sindacato insiste sul fatto che la ricontrattualizzazione oraria per il personale con contratto a tempo determinato, nei tempi e nelle ore disposte dall’Amministrazione, può essere effettuata senza impedimento alcuno. Infatti, la Commissione ministeriale non ha mosso nessun appunto al dispositivo della delibera di Giunta sul fabbisogno del personale allegata, che al punto 7, prevede la ricontrattualizzazione oraria del personale con contratto a termine ricoprente il profilo di Agente di PM, evidenziandone così, il corretto operare dell’Amministrazione.

Ormai che il previsionale 2015 ed il triennale 2015/16/17 sono stati approvati, il sindacato spera che ove siano previste le somme per la ricontrattualizzazione oraria, anche se indivise, si può procedere a tale operazione, stante in ogni caso l’invarianza di spesa. E poi aggiunge che l’operare dell’amministrazione, cioè assumere 2 dirigenti con contratto a termine ed i vigili stagionali vigili ed altre operazioni senza bilancio, conforta sulla possibilità contabile della ricontrattualizzazione.

Per tutti questi motivi Fotia chiede all’amministrazione di prendere gli opportuni provvedimenti, nei confronti di chi ha operato con ritardo e negligenza, 
causando danno all’amministrazione ed ai dipendenti; procedere entro il 1.07.2015 alla ricontrattualizzazione oraria per il personale agente di PM a 32 h, ed 
ove possibile, come superiormente dimostrato, anche per gli altri dipendenti, con le ore previste. 
Il Csa avvisa 
che, in assenza di positivo riscontro, verranno poste in essere tutte le attività necessarie a tutela dei lavoratori ed al ripristino della legalità.

A incalzare l’amminstrazione è anche la presidente del consiglio Emilia Barrile che ha scritto una nota al sindaco Accorinti per ricordare il prezioso lavoro svolto dai precari e chiedere con forza proprio la stabilizzazione e la ricontrattualizzazione del personale che fino ad oggi ha sempre contribuito a rendere servizi ai cittadini.

F.St.