Tirreno

Precari Milazzo, la dura risposta del Csa al Sindaco Formica

Scontri e tensioni continui tra il Sindaco Formica e i sindacati sul tema dei precari. Il Csa risponde con una dura replica precisando che esiste una rappresentanza al Comune eletta nelle scorse Rsu. La precisazione più importante, rispetto all’attacco di Formica dello scorso 6 settembre, arriva però sul piano delle stabilizzazioni. Nella nota si legge infatti: “nel corso degli ultimi confronti l’Amministrazione, su nostra pressante richiesta,  si era impegnata all’avvio del confronto con le OO.SS. al fine di  predisporre un nuovo Piano Triennale dei Fabbisogni, in modo da “bruciare le tappe” ed averlo già pronto all’atto dell’approvazione degli strumenti contabili, questo avrebbe dato ai lavoratori contezza della volontà dell’amministrazione di procedere alla stabilizzazione di tutti i lavoratori restituendo loro dignità e fiducia, rispetto ad alcune non velate voci in merito a stabilizzazioni parziali.

Ricorderà bene il Sindaco che nel corso del Consiglio Comunale del 13 Maggio avevamo registrato anche l’impegno alla modifica del regolamento che prevedesse la “Trasformazione dei rapporti a tempo indeterminato” così come previsto dal comma 2 dell’art. 20 del D.L. 75/2017. L’espressione usata dal Sindaco “…purchè si avviino le procedure entro l’anno corrente” rafforza la necessità di non perdere altro tempo, iniziando a fare il possibile (ma bisognava farlo già da qualche mese) al fine di guadagnare tempo rispetto ad una scadenza che è ormai dietro la porta.”

Contrattazione decentrata, su questo tema il Csa rilancia: “Nel nostro documento c’è un chiaro riferimento alla definizione dei bilanci fino al 2017 e la piattaforma presentata si riferiva proprio agli anni relativamente ai quali gli strumenti contabili risultano approvati. Cosa ha fino ad oggi impedito l’avvio delle relative contrattazioni? Il Sindaco parla di “attività di ricognizione degli istituti azionati al fine della loro regolarizzazione o liquidazione”. Noi temiamo seriamente (e le affermazioni del Dott. Bucolo nella seduta di 1° Commissione Consiliare del 23/2/2019 la dicono lunga sull’argomento) che dietro il termine “regolarizzazione” si celi il tentativo di non pagare quanto dovuto, anche perché, se la volontà fosse diversa, l’Amministrazione avrebbe risposto alle innumerevoli richieste di pagamento quantomeno degli istituti obbligatori come l’indennità di rischio per il personale che opera in particolari condizioni. A tal fine proprio il CSA  (che ormai è acclarato …  esiste al Comune di Milazzo !!!) ha inoltrato più di una diffida. Infine, sull’argomento, ci meraviglia l’affermazione del Sindaco in merito alla presunta irragionevolezza di “pensare di contrattare anni ormai chiusi”. Il primo cittadino, che di professione fa l’avvocato, dovrebbe infatti condividere il fatto che i CCDI , ancorchè riferiti ad anni pregressi, devono essere “contrattati” per essere considerati giuridicamente validi.

Chi paga il prezzo? Nel nostro documento è scritto chiaramente che anteponiamo alla difesa dei lavoratori quella della città: ci fa piacere che il concetto venga ribadito dal Sindaco”

In conclusione il Csa ribadisce la richiesta di un tavolo permanente, che non considera affatto una “clamorosa perdita di tempo”.