Tirreno

Precari: ovunque stabilizzazioni, Milazzo nel pantano

Stabilizzazioni ovunque. Intorno a Milazzo sono decine i comuni che stanno provvedendo a stabilizzare nelle proprie piante organiche, i precari cosiddetti storici, coloro i quali lavorano nella pubblica amministrazione ormai da trent’anni.

Anche per questo è stato richiesto a Milazzo un consiglio straordinario e aperto sul tema precari. Lo hanno richiesto un gruppo di consiglieri (primo firmatario Francesco Alesci) i quali sottolineano la necessità di fare chiarezza sul futuro del personale contrattista di palazzo dell’Aquila alla luce di alcune scadenze normative – dichiarazione di passaggio alla Resais entro giugno – e soprattutto alla luce dell’incertezza esistente sulle stabilizzazioni. “In altri Comuni anche in dissesto si sta procedendo alla sottoscrizione dei contratti a tempo indeterminato per questi lavoratori – afferma Alesci – mentre a Milazzo si registra un silenzio preoccupante. E anche le incertezze sulla società regionale Resais non sono rassicuranti per questi nostri contrattisti che rappresentano, non mi stancherà mai di ripeterlo, una risorsa indispensabile per il nostro Ente, ancor più in una fase nella quale tra pensionamenti normali e uscite per quota 100, l’apparato burocratico rischia di svuotarsi, con conseguenze pesanti anche nell’erogazione dei servizi alla collettività”.

Alesci ha chiesto al presidente Nastasi non solo di convocare la seduta, alla presenza del sindaco, del segretario generale e dei sindacati, nonché dei soggetti che possono dare un contributo anche normativo sulla vicenda, ma anche che “tale Consiglio straordinario resti aperto in modo permanente sino a quando non arriverà la soluzione da tutti auspicata”