Ricevuto replica ai sindacati e li convoca per giovedì 27

Ieri i sindacati avevano dichiarato lo stato di agitazione dei 98 precari della Provincia. Oggi la replica del presidente Ricevuto. I segretari delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil aspettavano una convocazione per lo scorso 18 dicembre, ma la chiamata non è mai arrivata.

“Trovo incomprensibili e fuori luogo gli attacchi dei sindacati confederati e, dispiace dirlo, nonostante i colloqui avuti con loro, sembra che siano purtroppo preda di una sorta di ‘isterismo litigioso’. Le questioni andrebbero sempre trattate con calma, serenità e disponibilità al dialogo, soprattutto alla luce della crisi che sta interessando le istituzioni”. Il presidente della Provincia, Nanni Ricevuto, replica così ai sindacati confederati in merito ai lavoratori precari di Palazzo dei Leoni, ricordando che il contratto dei precari scadrà nel dicembre 2015.

Ricevuto, in ogni caso, si dice favorevole alla loro stabilizzazione e ha, a più riprese, dato rassicurazioni in tal senso alle Rsu: “Si tratta di lavoratori che da 25 anni hanno un rapporto precario con la Pubblica amministrazione. La nostra volontà è di risolvere definitivamente il problema anche se dobbiamo sempre fare i conti con le normative regionali e nazionali che presentano, purtroppo, tanti ostacoli di diversa natura nel raggiungimento di questo obiettivo. Sul tema, comunque, avremo modo di confrontarci, come gli stessi sindacati confederati e le Rsu sanno, il prossimo 27 dicembre, alla presenza del segretario generale e del dirigente incaricato, per portare eventualmente in Giunta, il giorno successivo, la delibera relativa”.

“Voglio ricordare, infine – conclude – allo scopo di rafforzare la migliore delle intenzioni dell’Amministrazione, che da 5 anni la Provincia regionale impiega ogni anno, per i 98 articolisti, una somma notevolmente superiore a quella stanziata dalla Regione, e ciò anche al fine di ottenere, attraverso l’integrazione di orario necessaria per un migliore espletamento dei servizi, un sensibile aumento di retribuzione”.