Pizzino: “La pista ciclabile è corretta e in via Garibaldi è larga 1 metro e 15”

La segnaletica è ancora in fase di completamento ma quella già tracciata è corretta. Il dirigente del dipartimento mobilità urbana e viabilità, Mario Pizzino, risponde all’ing. Andrea Bonaccorso che (vedi correlato) aveva avanzato dubbi sulla correttezza delle linee. In particolare, secondo Bonaccorso, la linea gialla doveva essere tracciata al di fuori della pista ciclabile e non all’interno.

Pizzino ritiene opportuno “confermare che sia stata progettata e realizzata nel rispetto delle normative in vigore per questa categoria di itinerario, percorribile a senso unico di circolazione. Sia la pista ciclabile sia la corsia preferenziale sono tracciate correttamente”.

Il dirigente riporta l’articolo 140 comma 7 del dpr numero 495/1992 (Regolamento di esecuzione del Codice della Strada) che stabilisce che <le corsie riservate, qualora non protette da elementi in elevazione sulla pavimentazione, sono separate dalle altre corsie di marcia mediante due strisce continue affiancate, una bianca di 12 cm di larghezza ed una gialla di 30 cm, distanziate tra loro di 12 cm; la striscia gialla deve essere posta sul lato della corsia riservata. Le piste ciclabili qualora non protette da elementi in elevazione sulla pavimentazione, sono separate dalle altre corsie di marcia mediante due strisce continue affiancate, una bianca di 12 cm di larghezza ed una gialla di 30 cm, distanziate tra loro di 12 cm; la striscia gialla deve essere posta sul lato della corsia riservata>.

Secondo lo stesso articolo, anche la larghezza delle corsie è corretta. “Le due corsie di marcia della semicarreggiata di via Garibaldi – spiega Pizzino – hanno una larghezza di 2,75 metri, la corsia preferenziale di 3 metri e la pista ciclabile di 1,15 metri, che rispetta l’articolo 7 del dm 557/1999 in considerazione anche della limitata lunghezza di questo tratto di pista ciclabile rispetto alla lunghezza complessiva della pista che, prossimamente, verrà estesa anche al viale San Martino. Il metro e 15 va calcolato dal bordo esterno della striscia bianca di margine, tracciata a fianco del marciapiede, alla mezzeria della striscia bianca che separa la pista ciclabile dalla corsia riservata agli autobus ed ai taxi”.

Le norme sulla larghezza delle corsie, infine, valgono per la costruzione di nuove strade “ma non sono vincolanti per le strade esistenti, come ad esempio la via Garibaldi – conclude il dirigente -. Rimangono un riferimento per l’adeguamento delle strade esistenti in attesa dell'emanazione di una specifica normativa”.

Ospitiamo anche la controreplica dell'ing. Bonaccorso. "Per quanto riguarda le strisce, ribadisco che occorre aggiungere una linea gialla anche all'interno della corsia riservata ai bus secondo il già citato Regolamento del codice della strada".

Per ciò che concerne le larghezze, invece, “Pizzino ha ammesso involontariamente che la pista è fuori norma – afferma Bonaccorso -. L'art. 7 comma 1 del DM 557/99 stabilisce la larghezza minima di 1,5 m. E' vero che lo stesso art. 7 comma 2 consente di ridurle fino a 1 m, ma tale deroga è ammessa solo per lunghezze limitate, una pista ciclabile di quasi 2,3 km non si può certo dire di lunghezza limitata! Pizzino ha ammesso che per far posto alla pista ciclabile le corsie di marcia sono state portate a 2,75 m e la corsia preferenziale a 3 m. Le norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade (DM 6792/2001) dicono che per quel tipo di strada le corsie di marcia devono essere di 3 m e la corsia preferenziale bus di 3,5 m”.

La differenza di vedute sta chiaramente nel fatto che Pizzino considera i soli 550 metri di pista ciclabile in via Garibaldi e non la lunghezza complessiva di 2,3 km. E che la larghezza delle corsie riguarderebbe la costruzione di strade nuove e non l’adeguamento delle strade esistenti. Secondo Bonaccorso, però, “quest'ultima affermazione è vera solo in parte. L'ing. Pizzino omette la seconda parte dell'art.2 della stessa norma, il D.M. 6792/2001, che dice che ‘Le presenti norme si applicano per la costruzione di nuovi tronchi stradali e per l’adeguamento di tronchi stradali esistenti’. La riorganizzazione della piattaforma stradale delle arterie interessate dalla pista ciclabile è un adeguamento di un tronco esistente”.