“Occorre ribadire, innanzitutto, che il Punto Franco, essendo stato istituito con Legge Nazionale nel 1951, non può essere eliminato se non con altra legge di pari valore. Non può la Regione, dunque, abolire in alcun modo questo istituto. Può abolire l’Ente Porto, ente preposto alla gestione del Punto Franco, ma previsto e ordinato esplicitamente sia dalla predetta legge, sia dalla sentenza dell’ Alta Corte di Giustizia n. 17 del 31/10/1951. Abolendo, dunque, l’attuale Ente Autonomo Portuale di Messina, la Regione dovrebbe provvedere alla creazione di un nuovo Ente Regionale per la gestione del Punto Franco. Per legge dello Stato, non perché lo dice il Movimento 5 Stelle.
Parimenti il Punto Franco non può essere trasferito in altri luoghi da quelli individuati nella Legge n. 191/1951, in quanto il suo spostamento equivarrebbe alla creazione di un nuovo Punto Franco e questo sarebbe contrario al volere dell’Unione Europea. Per legge dello Stato, non perché lo dice il Movimento 5 Stelle.
In linea teorica, e solo come extrema ratio, dopo avere realizzato il Punto Franco nella Zona Falcata, tutte le forze politiche che hanno a cuore il bene di Messina e della Sicilia potrebbero impegnarsi per ottenere dal Ministero competente un’estensione del Punto Franco al fine di includervi le aree di Giammoro, ove realizzare delle zone di stoccaggio”.