Città metropolitana ancora senza bilanci, l’allarme del Csa

In una nota inviata ai vertici politici ed amministrativi ed al collegio dei revisori della Città Metropolitana di Messina, il CSA chiede notizie sul Bilancio Consuntivo del 2015 e Previsionale 2016.

Il sindacato esprime preoccupazione per la mancanza dei due documenti contabile a soli 15 giorni dalla scadenza del 31 Dicembre e con le festività natalizie in mezzo.

“Riteniamo – si legge testualmente – che, in vista della scadenza ultima , sia assolutamente necessario fare chiarezza sull’argomento , con la consapevolezza che giungere a tale data senza aver approvato i Bilanci rappresenterebbe un danno irreparabile con pesanti ricadute sull’erogazione dei servizi (manutenzione e funzionamento scuole superiori, manutenzione strade, assistenza e trasporto studenti disabili, ecc) e finanche sul regolare pagamento degli stipendi ai dipendenti”.

Il sindacato chiede pertanto una decisa accelerazione dell’iter per garantire l’erogazione dei servizi ed il regolare pagamento degli stipendi.

“Il CSA – affermano Santino Paladino e Piero Fotia – si sta impegnando, dopo la bocciatura della Riforma Costituzionale, per arrivare alla dichiarazione di incostituzionalità delle leggi di riforma delle Province ma soprattutto delle norme finanziarie, frutto della scelleratezza del Governo Nazionale, che hanno messo in ginocchio gli enti, compromettendone le funzioni a fronte di risparmi per le finanze pubbliche prossimi allo zero. Risulta però indispensabile arrivare all’appuntamento con il 2017 avendo messo in sicurezza i conti degli anni precedenti”.

“Il sindacato – continua il documento – sta mettendo in campo ogni utile iniziativa in tal senso, ma risulta evidente come in tale contesto sia assolutamente inderogabile approcciare l’ormai prossimo 2017 avendo chiuso la gestione finanziaria degli anni precedenti”.

“Non vorremmo infine – conclude il Csa – che tali ritardi possano ingenerare dubbi ed incertezze sulla gestione economica dell’ente che, per quanto è di nostra diretta conoscenza, è comunque riuscita in questi ultimi anni a garantire livelli sia pur minimi di efficienza, pur in costanza di una cronica carenza di risorse umane e finanziarie”.