Legge anti elemosina. Mantineo: “E’ una barbarie morale e giuridica degna del medioevo”

L’articolo 670 del Codice Penale, sulla “Mendicità”, è stato abrogato da una sentenza della Corte Costituzionale, la numero 519 del 1995. La Corte stabilisce che la richiesta di elemosina è lecita purché sia “una legittima richiesta di umana solidarietà”, “volta a far leva sul sentimento della carità”, “che non intacca né l’ordine pubblico né la pubblica tranquillità”.

Rimane reato, invece, mentire al pubblico con la richiesta di elemosina senza trovarsi in condizioni di reale povertà o utilizzare l’elemosina per l’acquisto di alcol, droga o altri beni non legati a uno “stato di necessità”, oppure simulare disabilità; ridurre persone come anziani e disabili in schiavitù (art. 600) per l’accattonaggio con finalità di sfruttamento economico, impiegare minorenni (art. 671) o animali malnutriti per richiamare l’attenzione e la compassione dei passanti, e aumentare le elemosine; esercitare l’accattonaggio molesto e insistente (per violenza privata, art. 610), in particolare nel trattenere o bloccare per strada le persone che hanno risposto no alle richieste, o nel bussare con insistenza ai finestrini delle auto ferme ai semafori o davanti agli attraversamenti pedonali.

Ieri, l’UPGSP (Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico), in collaborazione con il Corpo di Polizia Municipale, ha fermato nove cittadini stranieri intenti a chiedere l’elemosina in via Garibaldi, viale della Libertà e via Cesare Battisti (vedi correlato).

Oggi, l’assessore alle politiche sociali, Nino Mantineo, ha esternato la sua disapprovazione, invitando le forze dell’ordine all’obiezione di coscienza “poiché la norma esiste – ha affermato – “. E il giudizio sull’operazione non è dei più benevoli: “I poveri, costretti all’accattonaggio sul ciglio delle strade o dei marciapiedi, vivono una condizione di disagio e non possono essere criminalizzati. Già sono costretti a prostrarsi; a ciò si aggiunge la beffa del provvedimento disciplinare nei loro confronti; si tratta di barbarie morali e giuridiche. Queste forme di repressione sembrano rievocare le società medievali”.

L’invito in conclusione, invece, è a “verificare se dietro i bambini e i poveri che chiedono l’elemosina ci sia una regia occulta che li spinge a farlo e raccoglie i guadagni”.