Ecco Cipollini, il neo direttore dell’Amam: “Grandi prospettive, c’è da migliorare l’organizzazione”

Un anno di vacatio, da quando l’ex direttore generale Luigi La Rosa è andato in pensione. In questo periodo il ruolo è stato ricoperto dal facente funzioni Francesco Cardile e l’Amam è riuscita ad affidare l’incarico solo al quarto tentativo. Il primo andò a vuoto a febbraio, il secondo a giugno e il terzo a luglio, con l’obiettivo di trovare una figura interna, con la mobilità tra aziende partecipate comunali. Fallito anche questo, ecco che l’Amam si è rivolta all’esterno, tra le polemiche per una serie di anomalie evidenziate da diversi consiglieri comunali e sempre smentite dall’amministrazione. A fine ottobre, la scelta è ricaduta su Claudio Cipollini, che mercoledì scorso ha firmato un contratto triennale.

Per il sindaco Accorinti, l’assessore De Cola e il presidente Termini, “la professionalità e l’esperienza di Cipollini saranno un valore aggiunto per continuare il cambiamento radicale dell’azienda”. Accorinti vorrebbe replicare il metodo vincente Atm, mentre De Cola è “sicuro che proseguirà il lavoro già avviato da Amam per migliorare, ci siamo confrontati più volte e c’è unità d’intenti” e Termini ritiene che si raggiungeranno gli “obiettivi prefissati sulla strada già segnata”.

Manager romano, 63 anni, laurea in Architettura a La Sapienza e master in Direzione aziendale al Politecnico di Torino, un curriculum pieno di esperienze in Italia e all’estero, due cattedre a contratto all’Università La Sapienza di Roma, numerose pubblicazioni su innovazione, sviluppo, territori e imprese. Cipollini ha all’attivo numerose consulenze strategiche, si è messo subito al lavoro a Messina ma non ha ancora le idee chiare. “Impossibile dopo quattro giorni – dice -. Per conoscere un’azienda con 80 dipendenti, che fattura 24 milioni, bisogna studiarla qualche settimana. Comunque già venerdì sono stato a Torre Rossa per fare un sopralluogo sui pozzi dell’acquedotto Fiumefreddo. Voglio stare sul campo, farò così in tutti i cantieri. A primo impatto e secondo la mia esperienza in aziende pubbliche, credo che l’Amam abbia grandi prospettive e potremo fare un ottimo lavoro, migliorando l’organizzazione”.

Focus su due temi, in particolare: i lavori a Calatabiano e le decine di milioni di crediti che l’azienda vanta. “Ho cercato di valutare le motivazioni della crisi idrica di un anno fa e si è capito che è stata dovuta ad una frana. So che ci sono lavori in corso ma non conosco i dettagli perché sono qui da poco tempo. Anche per quanto riguarda il recupero crediti so che l’Amam è già operativa, ne ho parlato col presidente e cercheremo di migliorare la situazione quanto prima. L’azienda – conclude – deve fornire il servizio ai cittadini ma ci deve essere rispetto reciproco e bisogna capire che è necessario pagare quel minimo di tariffa che serve”.

(Marco Ipsale)