Giuramento per il neo assessore Alagna. Accorinti: «Ho scelto la persona, non il movimento»

Da portavoce del gruppo Cambiamo Messina dal Basso ad assessore della giunta Accorinti. Per Federico Alagna oggi è stato il giorno delle presentazioni ufficiali, uno dei componenti più in vista del movimento accorintiano ha fatto il suo ingresso nell’amministrazione di Palazzo Zanca a quasi un mese dall’addio dell’ex assessore Daniela Ursino. Alagna, che aveva lasciato il ruolo di portavoce anche per i suoi impegni fuori città con un dottorato di ricerca all’Università di Bologna, adesso raccoglie invece tutte le deleghe della dimissionaria Ursino e dunque si occuperà di pubblica istruzione e politiche educative, cultura, valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale e architettonico, spettacolo, beni archivistici, politiche giovanili, toponomastica.

Nella sala Falcone Borsellino di Palazzo Zanca la conferenza stampa di presentazione aperta dal sindaco Renato Accorinti: «A volte meglio aspettare un po’, la scelta di Federico mi emoziona e con questa nomina, dopo quella di Enzo Cuzzola al Bilancio, abbiamo messo altri due tasselli importanti. Ho scelto Federico per le sue qualità umane, per la sua intelligenza e umiltà. L’apertura mentale di Federico mi ha portato a scegliere questa persona per un assessorato collettivo come quello che si occupa di scuola e cultura. Noi crediamo che tutti gli assessorati siano partecipativi ma questo forse ancora di più». Ha esordito così il primo cittadino, circondato dagli esponenti della giunta che oggi si è ricomposta dopo le attese, le voci, i nomi, le polemiche delle ultime settimane. Presenti tanti attivisti di CMdB, ha preferito rimanere nelle retrovie la consigliera Lucy Fenech che fino ad oggi era sempre stata in prima fila negli appuntamenti importanti dell’amministrazione. Anche il nome della Fenech era circolato tra i papabili all’assessorato.

Accorinti ha aggiunto che prossimamente saranno rese note anche le persone che collaboreranno con Alagna in questo percorso e che ci sarà anche una rimodulazione delle deleghe che servirà non per rivoluzionare la situazione attuale ma per meglio ottimizzare le risorse.

Alagna ha rotto il ghiaccio con una battuta: «Indosso la giacca ma è solo per oggi, lo dico per rassicurare chi mi conosce». Subito però il neo assessore, che poche ore prima della nomina aveva scritto una lettera per tirarsi fuori dalla corsa all’assessorato, ha voluto chiarire che non è stata una nomina fatta dal movimento. «Avrò rispetto e massima collaborazione con la stampa e con il consiglio comunale, assicuro massima disponibilità e confronto con tutti. Spiego il mio approccio: sono deleghe difficili e non ci sono tanti soldi. La nostra capacità sarà quella di utilizzare al meglio le capacità. In questa condizione di difficoltà strutturale dobbiamo essere umili e coinvolgere tante associazioni culturali. Il mio assessorato non sarà un erogatore di eventi. Avremo 5 nuclei centrali: azione culturale nei quartieri; coinvolgimento dei giovani, Messina è una città universitaria, molti giovani emigrano, non dipende ma noi dobbiamo fare il possibile per frenare i flussi migratori; non c'è la cultura ma ci sono le culture, dobbiamo pensare ad una integrazione tra le culture; dobbiamo guardare al mare, penso a tanti spazi sa recuperare, primo su tutti Maregrosso; beni comuni. Dalle prossime settimane organizzeremo gruppi di lavoro, ripartirò da quello che aveva fatto Tonino Perna e sulle collaborazioni con i privati bisognerà attenersi al regolamento».

Alagna ha parlato anche di scuole: «Sulla pubblica istruzione un punto fondamentale da riperdere già domani è l’azione del patto territoriale. La mensa è un’emergenza che va affrontata, ne ho già parlato con Cuzzola».

Danila La Torre – Francesca Stornante