Al Policlinico la nuova Anatomia Patologica Biomolecolare

L'Unità operativa specialistica di Anatomia Patologica Biomolecolare, al Policlinico, è una nuova articolazione dell'Unità operativa complessa di Anatomia Patologica. Si tratta di una struttura che nasce per soddisfare le crescenti richieste dell’oncologia nell’era della medicina di precisione. Questa evoluzione della medicina rappresenta un nuovo approccio alla malattia che consente di valutare dati provenienti da analisi molecolari, integrati con criteri clinico-patologici consolidati, per orientare le decisioni mediche e fornire così strategie terapeutiche mirate alle caratteristiche di ogni singolo paziente. In campo oncologico si tratta di un vero e proprio sovvertimento nell’approccio alla cura dei tumori; infatti i farmaci non vengono più testati in base alla sede tumorale, ma alle caratteristiche molecolari dei tumori stessi. I pazienti quindi possono ora ricevere una terapia a bersaglio molecolare precisa basata sulle alterazioni del Dna presenti nel proprio tumore.

Alla conferenza stampa erano presenti il Rettore, prof. Pietro Navarra, il Commissario straordinario del Policlinico “G. Martino”, dott. Giuseppe Laganga, il Prorettore alla Ricerca, prof. Salvatore Cuzzocrea, il prof. Giovanni Tuccari, Responsabile della Unità Operativa Complessa di Anatomia Patologica, il prof. Giuseppe Giuffrè, responsabile della Unità Operativa Semplice di Anatomia Patologica Biomolecolare ed il prof . Francesco Stagno d’Alcontres, Direttore del Dipartimento di Patologia umana dell’adulto e dell’età evolutiva “G. Barresi”.

“Per noi è un giorno particolarmente significativo, il laboratorio è finalmente una realtà- ha detto il prof. Tuccari che ha introdotto l’incontro- ed è l’ennesima prova che la sinergia tra Università e l’Azienda ospedaliera porta avanti non solo tanti servizi assistenziali ma anche un’ottima didattica per gli studenti dell’Ateneo peloritano, centrando così gli obiettivi dell’Università di Messina che sono quelli di avere la triplice funzione di assistenza, ricerca e didattica. Con la realizzazione di questi laboratori siamo, infatti, passati ad una medicina di precisione per offrire una analisi “personalizzata” al singolo paziente”.

“Questo laboratorio- ha sottolineato il Rettore – è stato realizzato con unità di intenti tra Unime e Azienda; sono scelte condivise, sulla base delle proprie competenze, che tendono a rilanciare il Policlinico e le sue attività. E questo laboratorio è un tassello di un importante progetto in termini strutturali e di risorse tecnologiche, umane ed infrastrutturali che sicuramente ci proietterà tra i primi posti a livello nazionale”.

“Sono onorato di essere presente oggi all’inaugurazione di questa unità operativa- ha sottolineato il dott. Laganga– si tratta della prima attività di un percorso che sarà lungo ed importante, ma che rappresenta uno stravolgimento nell’approccio al paziente che sarà di alto livello e che ci diversifica dalle altre aziende, sia a livello regionale che nazionale. Il valore aggiunto del Policlinico è l’Università di Messina, che ci supporta nell’ambito della ricerca e ci permette di essere in condizioni di assoluto vantaggio rispetto alle altre realtà ospedaliere”.

“Ci occupiamo essenzialmente di tumori solidi – ha affermato il prof. Giuffrè – e nell’ambito della medicina assistenziale siamo in grado di mirare la terapia basandoci sulle alterazioni molecolari analizzandole morfologicamente; in questo senso, il nostro laboratorio è oggi in grado di raggiungere standard di alto livello con nuovi approcci che ci permettono di targettizzare la terapia ed eventualmente analizzare le mutazioni della malattia e rimodulare la terapia. L’obiettivo è infatti quello di garantire tutte le prestazioni riconosciute nell’ambito della ricerca ed ovviamente sono indispensabili apparecchiature d’avanguardia, il know-how ed Il continuo aggiornamento”.

I professori Cuzzocrea e Stagno d’Alcontres hanno sottolineato, infine, come l’Ateneo peloritano stia investendo ingenti risorse sia per la formazione di dottorandi con una costante attenzione alla loro crescita professionale che alla promozione della ricerca che hanno reso possibile l’affermazione del Policlinico “G. Martino” sia a livello regionale che interregionale.