Il Consiglio Comunale chiede di esprimere un parere, la proposta è di Pdl e Pd

L’amministrazione Accorinti tra pochi giorni dovrà scegliere chi siederà sulla scottante poltrona della presidenza del Vittorio Emanuele. Il nome del nuovo Presidente è tra i 76 che hanno presentato la propria candidatura, al momento sono al vaglio curricula e competenze, a Palazzo Zanca gli occhi sono puntati su questa scelta che è uno dei primi banchi di prova per un Sindaco che vuole abbandonare le logiche del vecchio modo di fare politica e che ha una delle prime occasioni per dimostrarlo.

Così, seguendo il cavallo di battaglia della partecipazione e della condivisione dal basso, una proposta per il sindaco Accorinti è arrivata oggi dai consiglieri comunali di Pdl e Pd. Durante una conferenza stampa convocata nella stanza del gruppo Pdl, il capogruppo Pippo Trischitta, insieme ai colleghi Daniela Faranda, Nicola Crisafi e Giovanna Crifò, Piero Adamo e Pierluigi Parisi di SiAmo Messina, il capogruppo del Pd Paolo David, hanno spiegato la loro idea sulla nomina del presidente del Vittorio.

La richiesta che girano al Sindaco è precisa: piuttosto che scegliere nelle segrete stanze del palazzo, come sempre si è fatto, anche quando a Palazzo Zanca a decidere erano i loro partiti, creare un momento di confronto e coinvolgimento di tutto il Consiglio Comunale. “Chiediamo che il Sindaco porti in aula una rosa di cinque nomi scelti tra i 76, vorremmo conoscerli e ascoltare che idee hanno per il futuro del Teatro” ha spiegato il vicepresidente del Consiglio Crisafi. “Accorinti può dimostrare in questa occasione di essere diverso dai suoi predecessori, ci piacerebbe ascoltare in basi a quali caratteristiche sono state operate le scelte” ha proseguito Trischitta. Fermo restano che il parere del Consiglio non sarebbe vincolante perché alla fine la nomina tocca comunque al Sindaco. Lo ha puntualizzato Parisi, per il quale quello che potrebbero esprimere i 40 consiglieri sarebbe un parere di gradimento nei confronti di uno dei candidati. Piero Adamo ha voluto ricordare che non deve essere perso di vista il criterio politico che dovrà anche in questo caso stare alla base della decisione, ma tenendo in considerazione soprattutto le competenze. Guai però a fare di tutta l’erba un fascio. “Dobbiamo evitare che chi abbia avuto un qualche legame con la politica venga tagliato fuori a prescindere”. Proprio a proposito delle competenze ha detto la sua anche la consigliera Daniela Faranda che conosce molto bene i meccanismi del Vittorio, essendo stata Vicepresidente fino a pochi mesi fa. “Non bisogna dimenticare che il Presidente e i membri del Consiglio di Amministrazione non hanno competenza nella programmazione dell’attività culturale, per i cartelloni e le stagioni ci sono i direttori artistici. Serve un amministratore e per amministrare bene ci vuole buon senso e forza di volontà”.

Nessuna critica però verso chi ha gestito queste scelte nel passato. La proposta di oggi potrebbe anche “sconfessare” il modus operandi dei vecchi sindaci, Pdl e Pd però ci tengono a precisare che la richiesta di oggi vuole semplicemente ricalcare la strada che questa amministrazione ha deciso di seguire. Non vogliono contestare ma collaborare. Potrebbe essere un tentativo per mettere lo zampino in una nomina su cui si stanno concentrando grandi attese, potrebbe però anche essere semplicemente un modo per offrire quella collaborazione che il Sindaco Accorinti cerca dal primo giorno. A questo punto non resta che attendere se il primo cittadino accoglierà la proposta e porterà in aula la rosa dei cinque richiesta.

(Francesca Stornante)